Un vero e proprio giallo quello del ritrovamento del corpo senza vita, mercoledì mattina, del 23enne romano. E’ stata proprio la madre del giovane a scoprire la notte tra martedì e mercoledì il cadavere del figlio, presso l’abitazione di famiglia nel lussuoso quartiere dei Parioli a Roma. La fidanzata, interrogata dagli inquirenti, ritratta la sua prima versione dichiarando che è proprio lei l'autrice di quella scritta ritrovata sul corpo del fidanzato.

Ultimi sviluppi sul ritrovamento del corpo del giovane senza vita ai Parioli

Gli inquirenti stanno ancora brancolando nel buio, ma a quanto pare troppe circostanze stanno complicando le indagini di difficile risoluzione.

L’unica persona finora ad essere indiziata è la giovane fidanzata, la quale ha confermato di aver passato la sera con il ragazzo ma che, almeno nelle prime ore dopo l’accaduto, ha smentito categoricamente di aver scritto lei quella frase sul corpo della giovane vittima («Mi hai lasciato sola, mi vendicherò»).

La fidanzata ritratta la sua versione iniziale

La giovane ragazza, nelle ultime ore invece – così come riporta il Corriere della Sera - ha ritrattato la sua versione iniziale in relazione a quella strana scritta sull'epidermide del fidanzato (le indiscrezioni giornalistiche parlano di un pennarello arancione passato sul petto della vittima). Incalzata dagli inquirenti la giovane ha detto che quella scritta sul corpo di Giuseppe era l’epilogo di un gioco che i due fidanzati stavano compiendo sotto l’effetto del metadone.

Quella sostanza stupefacente, ha raccontato la ragazza, se l’era procurata lei stessa. La morte del suo fidanzato, secondo quanto affermato dalla giovane, è avvenuta per overdose durante la notte tra lo scorso martedì e mercoledì.

Gli inquirenti, non convinti delle varie versioni raccontate dalla ragazza circa lo svolgimento dei fatti, stanno ancora raccogliendo ulteriori indizi e prove per verificare con attendibilità quanto raccontato dell’indiziata.

Una cosa è certa: il motivo della morte di Giuseppe va ricercata esclusivamente nella dose massiccia di metadone che si è trasformato ben presto in overdose. Cosa rischia in questo caso la ragazza indagata? In questo momento la donna è indiziata di "omicidio colposo", capo d’imputazione che viene avanzato d’ufficio dagli inquirenti nel fatto di specie.

Un altro caso di cronaca riguardante la famiglia della vittima

A latere del fatto di cronaca esistono anche delle strane coincidenze. Si scopre, per esempio, che il cugino della vittima, Francesco De Vito Piscicelli (di 65 anni), è anche il famoso imprenditore edile che salì agli onori della cronaca nel 2016, durante i tristi eventi sismici di Amatrice. L’imprenditore in quel frangente venne intercettato al telefono dagli inquirenti durante un atteggiamento di ilarità e di contentezza, prospettando al suo interlocutore lauti guadagni dovuti agli effetti catastrofici che il terremoto in centro Italia aveva da poche ore procurato.