Perugia: un nuovo locale, un'osteria fiorentina, apre nel cuore del capoluogo umbro, a due passi da Piazza Matteotti e cerca personale. Come succede in questi casi, il proprietario Dario Leoncini (titolare della catena di ristoranti ‘La Prosciutteria’, marchio con punti vendita sparsi in tutta Italia, da Milano a Cosenza), decide di affiggere alla vetrina un annuncio di lavoro piuttosto originale. "Cercasi prosciuttina" recita il cartello completato con i dati dell'azienda e da un'immagine alquanto evocativa una porcellina che ricorda Miss Piggy, il celebre-pupazzo del mitico Muppet Show, con tanto di gonnellina alzata.

La polemica

L'annuncio di lavoro ha scatenato in men che non si dica un mare di polemiche. In molti hanno storto il naso e l'hanno giudicato decisamente di cattivo gusto, al limite dell'offensivo. Le donne della CGIL sono addirittura insorte sottolineando che vi è un problema, serio, di dignità del lavoro (in particolar modo di quello femminile). La segretaria della Cgil di Perugia, Vanda Scarpelli, commenta così: "Chiamare le donne prosciuttine ed invitarle ad inviare il curriculum è inadeguato e inaccettabile. Le allusioni sessiste" sostiene la dirigente sindacale, "sono inequivocabili".

Solo una goliardata

Dario Leoncini, non ci sta a fare la figura del mostro sessista e puntualizza: si è trattato di una goliardata.

L’imprenditore poi si dice stupito per una polemica tanto feroce quanto inaspettata. Infatti, spiega, "abbiamo già 10 locali e per tutti abbiamo utilizzato l'annuncio finito nell'occhio del ciclone. Non ci sono stati problemi o lamentele". Anche perché, spiega Leoncini non aveva intenzione né di provocare né di essere sessista.

Ne è conferma il fatto che sono state le stesse ragazze che lavorano nei ristoranti ‘La Prosciutteria' a farsi chiamare prosciuttine. "Il nostro ambiente di lavoro, - precisa il titolare - è giovane ed allegro. Dunque, si tratta di una cosa spiritosa: nessuna dipendente si è mai sentita in imbarazzo o offesa". Poi, Leoncini precisa che anche gli uomini hanno un appellativo: vengono chiamati prosciuttieri, in quanto sono i "moschettieri del prosciutto".

Pioggia di curriculum

Nonostante le polemiche tante ragazze hanno inviato il curriculum all’azienda. In pochi giorni ne sono arrivati i ben 43 ed i colloqui sono già iniziati. Lo staff sarà composto da tre uomini e tre donne, ma non si esclude l'assunzione di una settima persona.