"Alle quattro del mattino lui venne vicino al letto mi bussò sulla spalle e le sue ultime parole furono: 'guarda che ti do' e mi versò tutta questa bottiglia di acido solforico". Filomena Lamberti ha raccontato la sua terribile storia a Nina Palmieri de Le Iene. Dopo quel folle gesto la salernitana ha avuto la forza di andare avanti e di riprendere in mano la sua vita. “Anche così perché ero stanca. I miei occhi verdi hanno tenuto forte”. Con orgoglio e dignità la donna ha guardato avanti nonostante il viso porti i segni di quella tragica notte.

“Oggi con la mia identità violata sto bene così”. Filomena è stata sfregiata dal compagno di una vita. “Avevo sedici anni e subito me ne innamorai. Erano gli anni ‘70 e non riuscivo a stare senza quella persona. Dopo un anno di fidanzamento lui mi lasciò e tentai anche il suicidio con le pasticche”. La Lamberti ha spiegato che la sua famiglia era stata contraria fin dall’inizio a quella relazione. “In seguito il leone è venuto fuori dalla gabbia. Lui faceva utilizzo di super alcolici e io volevo fare la crocerossina”.

Sfregiata dall'acido dopo anni di violenze

La salernitana ha spiegato che sperava di superare il problema con l’arrivo del primo figlio, ma la situazione non è mutata neanche in presenza dei ragazzini.

“Continuava a picchiarmi davanti ai miei figli, era la cosiddetta violenza assistita”. La donna ha spiegato di aver vissuto anni terribili, perché il compagno era molto possessivo. “Mi ha costretto a lavorare con lui in pescheria. Non potevo avere amicizie e se qualcuno mi rivolgeva lo sguardo era colpa mia perché ero io la maliziosa”.

Filomena è riuscita ad andare avanti grazie al sostegno dei figli. La donna ha spiegato che la situazione è degenerata dopo l’iscrizione a Facebook e per essersi iniziata a truccare (in occasione delle nozze di un nipote) dopo anni di sottomissione. “Gli dissi che tra me e lui era finita dopo che era andato a farmi una denuncia”.

Nel 2012, dopo il matrimonio del figlio, il tragico episodio che ha cambiato la vita della salernitana. “I bruciori atroci iniziai a sentirli al pronto soccorso”. La donna ha lottato tra la vita e la morte per diversi mesi ed ha indossato un mascherina per un anno. “Gli innesti di pelle sono dolorosissimi”.

L'appello del centrocampista della Salernitana

Filomena ha raccontato lo choc di quando si è vista la prima volta allo specchio. Il compagno è stato condannato a 16 mesi per lesioni personali. “Spero che approvino presto la legge di omicidio di identità che prevede una pena non inferiore ai 12 anni”. L’autore del gesto non ha mostrato nessun segnale di pentimento davanti alle telecamere de Le Iene.

La vicenda della salernitana ha commosso tanti italiani ed anche un calciatore della Salernitana. Il centrocampista Minala ha rivolto un appello social per recuperare un contatto di Filomena Lamberti per donarle una maglietta della squadra granata.