È passata da poco la mezzanotte quando nel borgo di Cecchina, poco lontano da Roma e Frascati, si consuma secondo la prima ipotesi formulata dalle forze dell'ordine un caso di omicidio-suicidio. Una madre accoltella la figlia e poi si getta nel vuoto dal tetto della sua abitazione. A nulla serve l'arrivo tempestivo dei soccorsi sul luogo, le due donne vengono subito dichiarate morte.
La prima ricostruzione
Alle porte di Roma, dopo il suicidio dei gemelli che si sono gettati dal calvalcavia sulla A24, si è consumata l'ennesima tragedia familiare.
È da poco cominciato il turno di notte quando agli uomini del corpo dei Vigili del Fuoco viene inoltrata la segnalazione di un appartamento in fiamme in via Francia, nel cuore del borgo di Cecchina. Quando giungono sul luogo affiancati dai Carabinieri si ritrovano però di fronte ad un inaspettato e agghiacciante scenario.
Due corpi giacciono distesi sulla strada e sul pianerottolo dell'appartamento dove è scoppiato l'incendio, quello di una donna di 43 anni e di una ragazza di 18 ritrovate sul posto senza vita. Nessuna speranza per entrambe, non è più possibile soccorrerle. L'indagine è stata affidata ai militari della Compagnia di Castel Gandolfo e al Nucleo Investigativo del Gruppo Frascati.
Secondo una prima ricostruzione, la giovane madre di 43 anni avrebbe inferto alla figlia coltellate multiple prima di raggiungere la terrazza del palazzo e lanciarsi nel vuoto.
I testimoni
Alcuni testimoni collaborano e forniscono uno spaccato della vita delle due vittime per tentare di trovare i possibili motivi della terribile tragedia familiare.
Le voci tremano davanti al palazzo di via Francia e lacrime e sconcerto le spezzano durante i dolorosi racconti: vivevano sole da tempo e il loro rapporto era burrascoso. Non di rado era facile sentirle litigare e urlare furiosamente, sempre in disaccordo per qualche ragione. Anche nei pochi attimi prima che l'omicidio-suicidio si consumasse alcuni vicini di casa confermano di averle sentite discutere violentemente per l'ultima volta.
Nonostante appaia chiaro che le due donne vivessero da tempo una situazione familiare molto difficile, non è ancora stato possibile svelare i reali motivi che hanno condotto in un tunnel senza ritorno fino al compimento del folle e definitivo gesto. Certo è che si debba far luce sulla condizione psicologica in cui versava la madre omicida per poter ricostruire passo passo se si sia trattato di un raptus o di un gesto premeditato.