Ennesimo caso di lite in famiglia finita male. I Carabinieri di Monterotondo in provincia di Roma hanno arrestato Antonio Russo, un 80 enne incensurato, originario di Palombara Sabina per omicidio volontario. L'uomo è stato accusato di avere ucciso il figlio della sua ex compagna, al termine di una lite scoppiata per futili motivi. La vittima, Giuliano Lacopo di 56 anni, è morto subito dopo a causa di diverse coltellate sferrate direttamente al torace e all'addome.

L'assassinio

L'efferato delitto è stato commesso ieri sera intorno alle 22.30 in un appartamento della piccola frazione metropolitana di Roma, Palombara Sabina situata sulle propaggini dei monti Lucretili.

Antonio Russo si era recato nell'abitazione del figliastro, per discutere di alcune bollette insolute. Da tempo le cose con Giuliano Lacopo non andavano affatto bene, i due uomini litigavano spesso per motivi di denaro. L'80 enne ex compagno della madre della vittima, ormai morta da anni, e dalla quale aveva avuto un figlio, aveva deciso di incontrare questo suo parente per farsi dare dei chiarimenti sui conti di casa, portandosi appresso un coltello. Dopo poco tempo però la discussione era degenerata in una vera e propria baruffa, e Giuliano Lacopo aveva colpito l'anziano con una testata. A quel punto il presunto colpevole aveva preso il coltello e aveva cominciato a sferrare dei colpi al più che cinquantenne, lasciandolo esanime.

Lacopo ferito al petto e allo stomaco era crollato a terra in una pozza di sangue. Dopo l'aggressione il pensionato era fuggito via a bordo di un'auto, facendo perdere le sue tracce.

I soccorsi e l'arresto

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, chiamati dal convivente di Giuliano Lacopo che hanno tentato di rianimare l'uomo sul pianerottolo di casa, ferito gravemente.

Per lui non c'è stato nulla da fare, è morto quasi subito dopo. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Monterotondo che hanno iniziato immediatamente le indagini sulla vicenda. Gli uomini della benemerita hanno poi bloccato Antonio Russo, che nel frattempo si era rifugiato a casa di un amico, sempre a Palombara Sabina.

I militari dell'arma hanno arrestato il presunto assassino per omicidio volontario e porto abusivo di arma. Successivamente il pensionato è stato posto a regime di arresti domiciliari. Gli inquirenti infine hanno cominciato ad interrogare il fratellastro e la sorella della vittima, per capire l'esatta dinamica dell'accaduto e le ragioni del folle gesto.