Il numero uno della sede di Livorno della Cisl è stato costretto a dimettersi dopo che ha fatto assumere a tempo indeterminato la convivente del figlio. In precedenza, contrariamente al codice etico che vieta l’assunzione di parenti entro il terzo grado, aveva sistemato al Caf Cisl entrambi i figli. Stavolta qualcuno ha avvertito i vertici romani dell’associazione di categoria, che hanno inviato gli ispettori a controllare la situazione. Giovanni Pardini si è giustificato dicendo che il Caf è gestito da una società esterna, che in realtà appartiene al 100% alla Cisl.

Su Giovanni Pardini c’era già un ampio fascicolo

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assunzione a tempo indeterminato al centro di assistenza fiscale della Cisl della convivente rumena del figlio, il quale peraltro lavora lì a tempo indeterminato sin dalla tenera età di 19 anni. Gabriele Pardini, il figlio dell’ormai ex segretario generale, è stato assunto nel 2004 e nel 2014 è stata la volta della figlia femmina Elena, anche lei impiegata presso il sindacato. La recentissima assunzione a tempo indeterminato di Elena Anca Goleanu, ventinovenne rumena convivente del figlio Gabriele che lavorava da anni con contratti a tempo determinato presso il Caf, è stato il terzo favoritismo che ha fatto dire basta ai dirigenti nazionali del sindacato.

A Roma erano arrivate già da tempo alcune segnalazioni di alcuni dipendenti di Livorno, senza contare che Giovanni Pardini era già stato estromesso dall’incarico di segretario generale il 3 maggio per poi riprendere l’incarico il 29 maggio, rinviando di un mese la pensione.

Ha rinviato la pensione per far assumere anche la nuora

Gli ispettori nazionali del sindacato che sono arrivati da Roma a Livorno hanno fatto notare che il codice etico vieta espressamente di affidare collaborazioni ai parenti entro il terzo grado, ma Pardini ha provato a difendersi sostenendo che la gestione del centro di assistenza fiscale è affidata alla società Elda S.r.l.

, che però di fatto appartiene alla Cisl. Il presidente di detta società non è stato ancora sollevato dall’incarico, ma quando subentrerà il nuovo direttore generale non è da escludere che venga invitato a lasciare il Caf. Pardini ha sostenuto anche che la nuora non è di fatto una sua parente, dal momento che non è sposata con il figlio ma solamente convivente, ma, per una strana coincidenza, possiede il 20% di quote della Libertas, della quale lo stesso Pardini è amministratore unico. La Libertas è stata per anni diretta da Giancarlo Guidi, attualmente numero uno della Elda S.r.l., l’azienda che gestisce il Caf. La Cisl di Livorno è stata guidata per 12 anni da Giovanni Pardini, ma domani i 58 delegati delle 18 categorie si riuniranno a per eleggere un nuovo segretario.

Rimane un grosso punto interrogativo: possibile che solamente al momento della pensione ci si sia accorti che il segretario generale aveva fatto assumere i due figli nel 2004 e nel 2014 e sia scoppiata la bolla solamente nel 2018 con l’assunzione della nuora? Tutti i particolari sono riportati nell’edizione livornese del quotidiano Il Tirreno.