A chi non piacerebbe avere uno zio Paperone, o un qualsiasi parente lontano che saltasse fuori all'improvviso, magari tramite la telefonata di un notaio, che ci annunciasse che alla sua morte, il parente ci avesse dichiarato eredi di un cospicuo patrimonio?

È capitato ad un gatto di nome Pilù

Ad un gatto trovato per strada dalla sua proprietaria, e divenuto ricco grazie a lei, la signora Cecilia Anna D., ex funzionaria della presidenza del Consiglio dei Ministri, è successo di ereditare ben un milione e mezzo di euro. Lui non lo sa, ma deve essere stato un gattino molto amato, perché la sua compagna umana, prima di morire, ha deciso di devolvere a lui le sue intere sostanze.

La signora ed il gatto vivevano a Verona, lei nubile e senza altri affetti, lui non di razza, ma baciato dalla sorte per questo evento così speciale, che gli permetterà di sopravvivere nell'agio fino all'ultimo dei suoi giorni, riverito e coccolato da chi sarà incaricato di prendersene cura.

La legge italiana non permette agli animali di diventare eredi

Dato che la legge in Italia vieta che un animale possa essere dichiarato erede, cosa che non succede in Francia, America o Germania, al sereno futuro del gatto Pilù si è pensato con un "legato", disposizione con cui, in un testamento, l'autore dello stesso può attribuire ad un legatario, i beni che fanno parte della propria eredità. In pratica una specie di donazione, che nel caso specifico andrà a favore di Pilù, gattino che avrà riservato alla signora deceduta un grande amore, tanto da convincerla a destinargli la somma ingente da lei posseduta finché era in vita.

Vincolando il suo capitale, ha fatto in modo che Pilù potesse essere curato, dato che il denaro andrà in spese veterinarie, per la sua sopravvivenza, e per qualsiasi altra sua reale necessità.

Molti non capiranno questa scelta

Forse qualcuno arriccerà il naso, penserà che tutto questo denaro potesse essere devoluto in beneficenza, a bambini bisognosi, ospedali, o ad altre opere di bene, qualcuno che non conosce il legame che può crearsi tra un animale domestico ed un essere umano, e quanto esso sia in grado di dare, in termini di compagnia e affetto.

Pilù avrà riempito il vuoto della solitudine che la signora, senza di lui, avrebbe dovuto sopportare, affiancandola nel suo percorso anche quando lei avrà avvertito il bisogno di un calore che forse, gli esseri umani, al contrario di Pilù, non sono stati capaci di offrirle.