Non la solita truffa dello specchietto, ma qualcosa di più innovativo: stiamo parlando dell'ennesimo escamotage messo in atto da numerosi malviventi residenti a Pomigliano e nell'hinterland vesuviano. Le vittime non risulterebbero al momento esplicitamente prescelte, ma i bersagli principali sembrano esser donne ed anziani al volante, ritenuti più "deboli" psicologicamente e pertanto maggiormente propensi ad acconsentire al pagamento per evitare situazioni spiacevoli.

Il noleggio dell'auto

Si diceva qualche riga più su di una truffa sì comune, ma in una versione alquanto rivisitata: i malviventi avrebbero infatti scelto di agire utilizzando non una vettura di loro proprietà, ma un'automobile presa a noleggio in una concessionaria di Pomigliano d'Arco. Il motivo è facilmente intuibile: agire in maniera del tutto indisturbata senza correre il rischio di esser intercettati sulla base del riconoscimento-targa e garantirsi al contempo la possibilità di reiterare la truffa nel tempo, nel medesimo locus geografico e con le stesse modalità d'azione.

La truffa, la telefonata al 112 e l'arresto

I fatti si sono verificati nella giornata di ieri, 8 maggio, tra Pomigliano e Somma Vesuviana: un uomo di 51 anni, residente a Marigliano, viene urtato da una Opel Karl sulla quale viaggiavano due ragazzi, di 22 e 35 anni. I malviventi, dopo aver simulato l'incidente, si sono catapultati all'esterno dell'abitacolo chiedendo a muso duro un risarcimento danni pari a 150 euro. L'uomo ha però capito sin da subito di essere una probabile vittima della celebre truffa dello specchietto ed ha dunque cominciato ad urlare attirando l'attenzione di numerosi passanti, tra questi una donna che ha prontamente allertato i Carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana.

Giunti sul luogo del "presunto" incidente, i militari dell'Arma hanno impiegato pochissimo tempo per capire quanto fosse effettivamente accaduto qualche minuto prima. A finire in manette due ragazzi residenti tra Castello di Cisterna e Pomigliano d'Arco, peraltro già noti alle forze dell'ordine: si tratta di Vincenzo Panico, 35enne, e di Francesco Cirillo, di soli 22 anni.

Entrambi sono stati arrestati per il reato di truffa aggravata e saranno processati con rito direttissimo. Da lodare l'operato dei Carabinieri dell'hinterland vesuviano, che anche in questo caso sono riusciti ad ammanettare i malviventi.