Sei anni fa la moglie di Gilberto Valle lo denunciò dopo aver scoperto delle chat sospette sul suo PC. L’ex polizotto newyorkese venne arrestato con l’accusa di aver progettato di torturare, uccidere, cucinare e mangiare almeno un centinaio di donne, compresa sua moglie. Nessuna donna ha subito violenze da parte sua ma è stato ugualmente arrestato per l’intenzione di commettere tale reato brutale. Dal suo PC sono emerse infatti ricerche di materiali utili per i sequestri, come cloroformio, corde, nastro adesivo ecc., oltre alle conversazioni esplicite dove parlava di cucinare viva una donna, legarla come un tacchino, condirla con olio di oliva.

La denuncia e la sentenza

Ciò che portò il pubblico ministero a ritenere che queste non fossero solo fantasie furono le mail di negoziazione che stabilivano il prezzo per i rapimenti. I suoi avvocati lo difesero a spada tratta, ritenendo triste il dover rinchiudere un uomo per delle fantasie.

Oltre al processo, lottò anche per avere la custodia della figlia. Dopo 21 mesi venne rilasciato, in quanto il giudice ha creduto al fatto che fossero solo fantasie culminate in chat erotiche. La moglie presentò le carte per il divorzio e, ad oggi, l’uomo è costretto ad abbandonare la lotta per la custodia della figlia che oggi ha sei anni. Le spese legali che deve corrispondere alla moglie sono troppo alte, rinuncia quindi anche al diritto di far visita alla bambina.

Ora vive a Reno, in Nevada, mentre la ex moglie e la figlia restano a New York.

Quanto può essere pericoloso un pensiero?

Come è noto, il web culmina di appositi siti per soddisfare le fantasie erotiche dell’essere umani: ci sono siti per feticisti, o per amanti del mondo del BDSM, e anche per chi fantastica sul cannibalismo. In questo modo chi ha fantasie troppo spinte per i costumi morali della società può confrontarsi restando nell’anonimato e potendo fermarsi a delle semplici chat.

La fantasia erotica non costituisce di per sé un pericolo, in quanto è stato constatato che tutti le hanno: in epoca moderna non sono considerate del tutto un tabù, però alcune possono essere considerate “oscene” dalla società, che può creare dei pregiudizi nei confronti di chi ha tali fantasie. Finché si tratta di due persone totalmente consenzienti e non vi è nessun abuso da una delle due parti i soggetti non costituiscono un pericolo: corrono il rischio di essere additati dalla società come immorali, ma questo resta un problema soggettivo e non collettivo.

Quando invece un soggetto fa della fantasia una vera e propria ossessione essa può prendere il sopravvento sul suo autocontrollo: la mente umana è qualcosa di estremamente complesso, più di quanto ci si possa immaginare, e può viaggiare e fantasticare a lungo nei luoghi più bui e profondi. Secondo Freud, le fantasie erotiche provengono da un desiderio inconscio rimosso, e si formano nell’adolescenza. L’Io fugge dal mondo rifugiandosi in un altro mondo, quello del suo inconscio, dove non ci sono divieti e le pulsioni sono libere e non arginate dalle pressioni sociali e morali.

È importante non superare la linea sottile tra fantasia e realtà: il cannibalismo, o la sottomissione, per esempio, sono fantasie che possono essere rischiose e sfociare in reati se applicate con chi non è consenziente.

Quando una fantasia diventa troppo forte, e dunque un’ossessione incontrollabile, è bene consultare uno specialista.

Gli psicologi possono aiutare a capire se il soggetto costituisce un effettivo pericolo per la società: possono aiutare l’individuo a sviluppare un maggiore autocontrollo e a comprendere le cause delle loro ossessioni.