Un look composto da felpa, camicia a quadri e una cravatta, elemento insolitamente elegante per il ceo di FCA, che negli anni ha abituato a uno stile semplice, ma efficace, proprio come il soggetto. Così Sergio Marchionne si mostra alla presentazione del piano al 2022, che ha il sapore di un addio al gruppo Fiat/FCA, col quale un dolce connubio dura dal 2004. Il punto principale pare ambizioso, ma realizzabile: azzerare il debito entro giugno. Tuttavia, più che un obiettivo da tentar di raggiungere, viene presentato dal ceo come una certezza, il che conferma la caparbietà e risolutezza mostrata negli anni da Marchionne.

Il tramonto dell’utilitaria

FCA dovrà far fronte a un mercato dell’autoveicolo che sta cambiando. A partire dal concetto di automobile, per molti ormai più vicina a uno strumento di trasporto, piuttosto che a un bene con una parziale variabile affettiva. Lo dimostra la larga diffusione dei sistemi di car sharing, nonché l’ampia proposta di noleggi a lungo termine, che permettono di utilizzare per anni l’autoveicolo, senza doversi preoccupare della sua svalutazione. E così la produzione di casa Fiat dovrà concentrarsi sulla gamma di fascia alta, dove il portafoglio di clienti è composto perlopiù da appassionati, che mai cederebbero a guidare un’utilitaria in affitto. Quindi, occorre concentrazione su Alfa Romeo e Jeep, e un ridimensionamento dei modelli di massa.

Inoltre, la produzione in Italia sarà sempre più ridotta, probabilmente ristretta solamente ai modelli Jeep, Alfa, Maserati e 500X.

Innovazioni tecnologiche

Sul piano delle nuove frontiere dell’alimentazione, FCA si trova sicuramente più indietro rispetto ai competitors. Marchionne non vuole trascurare nemmeno quest’aspetto, proponendo di sviluppare l’azienda anche in ambito ecologico.

Di fronte all’imminente tramonto del diesel e al contrapposto avanzamento dell’ibrido, si augura che, entro il 2025, meno di metà delle auto vendute sarà alimentato a carburante. Si prospettano grandi novità anche riguardo alle tecnologie avanzate: l’accordo tra FCA Us e Waymo prevede la fornitura di vetture Chrysler alla flotta di veicoli a guida autonoma della società di Google.

Inoltre, in futuro, le tecnologie utilizzate da Waymo potrebbero essere implementate in un modello marchiato FCA.

Sergio Marchionne, in questi 14 anni di attività, si è dimostrato sempre più leader della sua azienda. Sicuramente incappato in incidenti di percorso, è riuscito comunque a far sestuplicare il valore del marchio. In attesa di vedere la realizzazione del suo ultimo piano, il ceo ha entusiasmato i mercati: dopo il discorso a Balocco, le quotazioni dei titoli FCA sono saliti di oltre il 3%.