Un giallo ancora irrisolto: tre cadaveri ritrovati a pochi minuti di distanza ed ancora tanti dubbi sulle cause dei decessi. Siamo a Beachy Head, nell’East Sussex, la scogliera nel Sud dell’Inghilterra che, con il suo paesaggio da favola, attira ogni anno oltre 300mila turisti, provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un candido strapiombo di 162 metri sul livello del mare, il più alto di tutto il Paese, con un caratteristico faro che svetta tra le acque ed il vasto panorama sul canale della Manica. Questa meraviglia della natura è lo scenario del mistero legato alle tre salme.

Tutto è iniziato con una chiamata alla polizia locale – arrivata nel pomeriggio di mercoledì 13 – che avvisava della presenza di un corpo tra gli scogli.

Il mistero dei tre cadaveri a Beachy Head

Subito sono stati allertati i soccorsi, ma ben presto gli equipaggi di salvataggio accorsi sul posto si sono resi conto che la situazione era più grave del previsto. Inizialmente sono stati recuperati i resti di un uomo di 58 anni che viveva a Londra. Però, mentre portavano a termine le operazioni per mettere al riparo la salma, i soccorritori hanno rinvenuto a poca distanza i resti di una donna, in avanzato stato di decomposizione. Un terzo corpo, ormai privo di vita, è stato scoperto dopo altri 40 minuti: si trattava di un’altra giovane.

Le prime notizie parlavano di un possibile incidente che avrebbe coinvolto le tre vittime e delle ricerche di una quarta persona scomparsa; ma successivamente è arrivata la smentita di questa voce.

Si escludono ‘circostanze sospette’

Resta invece il giallo sulle cause di questa serie di morti a poche ore di distanza l'una dall'altra: gli inquirenti tendono ad escludere che ci sia un legame tra i diversi episodi, così come considerano poco plausibile che qualcuno possa essere sospettato di aver compiuto una serie di omicidi sulla scogliera.

Due sono le ipotesi principali al vaglio della polizia, rese note dai tabloid inglesi: il promontorio già in passato è stato scelto da chi voleva togliersi la vita, lanciandosi nel vuoto; quindi non è da escludere ch,e per una singolare coincidenza, diverse persone abbiano deciso di suicidarsi nello stesso luogo a pochi minuti di distanza tra loro.

Ma c’è anche un’altra spiegazione plausibile, l’incidente fortuito: quelle scogliere a strapiombo sul mare sono molto pericolose per chi vi si avventura. Inoltre, la popolazione locale negli ultimi tempi ha segnalato il pericolo causato dai numerosi frammenti di roccia che si vanno gradualmente staccando dall’alto, per poi finire nella parte sottostante. Già in passato ci sono state numerose vittime in incidenti simili: qui vicino nel 2015 trovò la morte a soli 15 anni, dopo una caduta, Arthur, figlio del cantautore australiano Nick Cave. In più, negli ultimi tempi si è registrato un preoccupante fenomeno: sempre più persone mettono a rischio la propria incolumità per realizzare qualche selfie mozzafiato, sporgendosi il più possibile: solo pochi giorni fa in Portogallo sono morti precipitando nel vuoto due turisti, proprio mentre cercavano di realizzare uno scatto dall’alto di una scogliera.