Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez si è allineato al “collega” francese Emmanuel Macron (secondo il cui giudizio non è in atto alcuna emergenza migratoria) e ha criticato l’Italia per la nuova linea Politica assunta dal governo sulla questione profughi. Secondo Sanchez, il nostro Paese si sta dimostrando “egoista e antieuropeo”.

Sanchez: “In Italia egoismo nazionale, ma la Ue non ha fornito abbastanza solidarietà”

Le dichiarazioni del premier Sanchez sono state rilasciate al quotidiano spagnolo El Pais: “Ci sono governi, come quello dell’Italia, che stanno facendo politiche anti-europee e dove si sta diffondendo un egoismo nazionale”.

Sanchez ha però aggiunto che la posizione dell’esecutivo italiano è dovuta anche al fatto che “in precedenza l’Unione europea ha dimostrato mancanza di solidarietà verso un Paese che, da solo, ospita mezzo milione di persone arrivate dalla Libia”.

L’intervista ha riguardato l’intero programma del nuovo governo spagnolo e in più occasioni ha toccato la questione migranti. In particolare, sul tema della creazione dei centri di sbarco fuori dai confini Ue, Sanchez ha risposto che prima vuole “conoscere tutti i dettagli della proposta che sarà fatta alla Spagna. Penso che non sia una soluzione ritenere che i Paesi di frontiera dell’Unione debbano prendersi in carico da soli dell’intero flusso migratorio.

Si sta creando un clima ‘eurofobico’, questa è una delle sfide principali per la Ue”. Secondo Sanchez, l’Italia rientra nei Paesi caratterizzati da questo clima.

Sanchez: “La Spagna non è insensibile, ma non può rispondere da sola”

Una delle altre domande rivolte a Sanchez ha riguardato il numero dei profughi accolti in Spagna, dopo che l’Italia ha avviato la nuova politica dei respingimenti delle navi Ong: in particolare, circa un eventuale aumento degli accoglimenti, il premier spagnolo ha risposto che “Il nostro Paese non sarà insensibile di fronte a una tragedia umanitaria, ma non possiamo rispondere da soli, è evidente”.

Ancora una volta è stato richiamato il concetto di una gestione collegiale europea del flusso migratorio. “Con l’Aquarius abbiamo risposto alla necessità di un’azione di solidarietà – ha proseguito Sanchez – ma la crisi umanitaria è differente dalla politica nei confronti dei migranti. Per questa la risposta comune europea è indispensabile”.

Migranti, la proposta franco-spagnola

Nella riunione informale sui migranti in programma oggi a Bruxelles, sarà presentata la proposta franco-spagnola per modificare le politiche comunitarie di gestione e accoglienza. In sintesi, è previsto che lo sbarco delle persone raccolte in mare avvenga nel Paese più sicuro e più vicino alla nave coinvolta nel recupero, la creazione di centri europei per l’esame dei dossier dei richiedenti asilo, l’impegno dei Paesi europei a ripartire tra di loro le persone cui viene concessa l’accoglienza e la creazione di equipe che riportino nei Paesi d’origine tutti coloro cui l’asilo sarà negato.