Il corpo ritrovato alcuni giorni fa nelle acque del fiume Ljubljanica, in Slovenia è di Davide Maran, lo studente ventiseienne di Cento (Ferrara) scomparso da lubiana il 25 marzo scorso. A confermarlo è stata l'autopsia disposta dalle autorità slovene. Sul corpo del giovane non sarebbero state rinvenute tracce di violenza. Gli investigatori, ora, sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.

L'annuncio dell'Ambasciata

L'ambasciata italiana a Lubiana, nelle scorse ore ha confermato la notizia dell'identificazione del corpo dichiarando che, nei prossimi giorni, verranno rilasciate ulteriori informazioni relativamente al ritrovamento di Davide.

Il ragazzo potrebbe essere caduto nel fiume Ljubljanica. Gli investigatori, non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ci sarebbe un fotogramma, ripreso da alcune telecamere di sicurezza poste sul lungofiume che avvalorerebbero questa ipotesi. Ad aprile, come riportato da TgCom 24, le autorità avevano anche lanciato un appello per trovare due persone che passeggiavano con un cane proprio nel punto in cui Maran era stato ripreso.

Paolo Trichilo, ambasciatore italiano a Lubiana, nei mesi scorsi ha seguito con la massima attenzione le ricerche dello studente e ha mantenuto i rapporti con la famiglia Maran.

La scomparsa

Davide si era trasferito a Lubiana qualche mese fa per frequentare un master post laurea in fitochimica: si era appena laureato in Scienze e Tecnologie erboristiche a Modena.

Lo studente era stato visto l'ultima volta la mattina dello scorso 25 marzo, in compagnia di un'amica, in via Kersnikova: i due si trovavano nei pressi dell'hotel in cui Maran aveva preso una camera all'inizio dell'anno accademico.

Il giovane, alto 1,85, magro con occhi verdi e capelli biondo scuro, il giorno della scomparsa indossava una giacca di color verde scuro, jeans blu, scarpe marroni e un berretto di lana nero.

La sorella Angela aveva immediatamente lanciato un accorato appello su Facebook (dove il ragazzo era piuttosto attivo) e aveva cercato di mantenere alta l'attenzione sulla scomparsa di Davide condividendo un articolo di 24ur. com (importante quotidiano on-line sloveno che si era occupato del caso).

La famiglia, che aveva immediatamente raggiunto Lubiana per seguire da vicino gli sviluppi dell'indagine, aveva anche tappezzato la città con volantini in inglese ed in sloveno.

Del caso si era occupato anche la trasmissione Chi l'ha visto?

Davide viveva con la famiglia a Cento, popoloso centro in provincia di Ferrara ed era molto conosciuto. I suoi famigliari ed i suoi amici, durante questi 3 mesi di ricerche, hanno sempre mantenuto viva la speranza di poterlo riabbracciare.