La questione migranti non accenna placarsi, e le proteste relative alla nave Aquarius con a bordo 629 profughi alla ricerca di una nuova vita da cui poter finalmente trarre soddisfazioni e, soprattutto, di una vita lontana dalle zone di guerra che la mettono quotidianamente in pericolo. Un solo dato non viene mai preso in considerazione: la traversata potrebbe rivelarsi più difficile del previsto. Il viaggio cominciato nove giorni fa sembra aver trovato un approdo nelle terre spagnole di Valencia, dove la decisione di accoglienza, se da un lato viene appoggiata con plausi generali, dall'altro infiamma gli animi delle persone provocando momenti di tensione.

Intanto, in Italia, il leader della Lega, Matteo Salvini, è ancora al centro di attacchi proveniente su più fronti, soprattutto sui social. E non mancano critiche anche in televisione, dove Matteo Renzi non ha risparmiato un duro commento sul vice premier e sulla decisione di chiudere i porti italiani.

L'arrivo a Valencia

Non appena hanno toccato terra, i migranti a bordo della Nave Dattilo della Guardia costiera italiana hanno animato il vascello con i loro applausi non riuscendo, pertanto, a tenere recondita la loro emozione. I primi a scendere sono stati i 60 minori non accompagnati e presi in cura dallo staff dell'associazione Save the Children.Ma, dopo un momento di entusiasmo generale, si passa a considerare la permanenza dei profughi in Spagna.

El Pais riporta che la legge spagnola sull'immigrazione concede permessi di soggiorno in 'circostanze eccezionali'. Tale formula sarà applicata agli ultimi arrivati. Avranno, dunque, un permesso temporaneo di trenta giorni per preparare tutta la documentazione necessaria nonché per ragioni umanitarie. Dopo il vascello italiano, è stata la volta dell'Aquarius (106 migranti) e l'Orione (250 persone).

Una vicenda, questa, che accresce le polemiche concernenti la gestione dei flussi nel Mediterraneo.

Le proteste

La popolazione spagnola si scinde e c'è chi alza bandiere e striscioni urlando di non voler migranti nello Stato spagnolo disapprova la decisione di Sanchez. Parallamente, un'aria tesa si respira anche all'interno della stessa Politica: il governo socialista di Madrid e la destra che non tollera nuovi arrivi.

Renzi: 'Salvini è un bullo'

Intanto, in Italia, Salvini è ancora il cardine intorno al quale le proteste non accennano a diminuire, una decisione, quella di chiudere i porti, che non lascia indifferente nessuno. Neppure Matteo Renzi, che nonostante la promessa di allontanarsi dal mondo della politica per un po', non ha saputo restare in silenzio di fronte a un tale atto. Accettando l'invito di Lucia Annunziata su Rai3, l'ex segretario del PD ammette che nonostante il bullismo esercito da Salvini, la situazione è stazionaria. 'Non si può fare politica sulla pelle dei più deboli solo per ricevere un milione di like, che nella vita non servono a niente' conclude Renzi.