Rabbia e delusione traspare nelle parole della mamma e del papà della piccola Mallory Grossman, ragazzina di 12 anni che si è tolta la vita lo scorso giugno 2017 per via del bullismo che serpeggiava nella scuola da lei frequentata, la Rockaway Township Board of Education. I genitori Dianne e Seth Grossman hanno rilasciato alcune dichiarazioni al The Post, annunciando, dopo un anno di sofferenze, di aver deciso di far causa alla scuola nella quale Mallory subì atti di bullismo. Secondo i genitori, la Copeland Middle School non avrebbe adottato alcun provvedimento considerevole per punire i bulli presenti nell'Istituto, i veri colpevoli della morte della piccola Mallory.
Nonostante le numerose richieste della famiglia e della stessa ragazzina, l'intera istituzione scolastica sarebbe rimasta a guardare, scoraggiando addirittura genitori e figlia dal denunciare l'accaduto.
A 12 anni si toglia la vita: vittima di bullismo
A distanza di un anno è arrivata la denuncia legale della coppia. 'La scuola aveva l'obbligo di mantenere i suoi studenti al sicuro', si legge nei commenti dei genitori di Mallory, che aggiungono: 'quando nostra figlia ha denunciato i bulli le hanno consigliato di abbracciarli'. Insomma, la famiglia sostiene (tramite il proprio legale) che dietro al gesto della loro amata ci sia la colpa di tutto il personale scolastico, che nulla ha fatto, in maniera preventiva, per capire il disagio di Mallory, evidentemente esausta dalle continue frecciatine ed atti di bullismo provocati da un gruppetto di ragazzini della scuola, tutt'altro che priva (almeno secondo l'accusa) di responsabilità in merito alla vicenda.
La denuncia dei genitori di Mallory
Mallory Grossman, vedendo che nessuno ascoltava le sue richieste, ha sciaguratamente pensato, probabilmente in preda alla disperazione, di togliersi la vita. Adesso mamma e papà non si danno pace e vogliono che in qualche modo la scuola comprenda le proprie responsabilità per evitare che simili "incidenti" accadano di nuovo.
Secondo i genitori della ragazzina, l'Istituto non sarebbe riuscito a far rispettare le norme vigenti sull'anti-bullismo, facilitandone anzi la diffusione scoraggiando tutti coloro che protestavano. Sarebbero stati proprio i vertici dell'amministrazione scolastica ad incoraggiare Mallory Grossman a stare in compagnia di chi la importunava, con la speranza che un pranzo o un gioco insieme potessero risolvere il problema. Alla fine cosi non è stato: i mancati provvedimenti della scuola sono costati alla 12enne la vita, questo il pensiero di Dianne e Seth Grossman.