Il neo ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha suscitato scalpore, di recente, con le sue parole sull'obbligatorietà dei vaccini. Ai microfoni di RadioStudio54, il vicepremier ha detto che, secondo lui, 10 vaccini sono vani e "in parecchi casi pericolosi, se non dannosi". Parole forti e contrarie alla visione non solo del precedente Governo ma anche dell'attuale ministro della Salute, Giulia Grillo. Il segretario federale della Lega Nord ha spiegato che il suo obiettivo, evidenziato anche durante la campagna elettorale, è consentire a tutti i bimbi di recarsi a scuola.

Nessuno deve essere escluso, anche se non immunizzato. In verità, questo aspetto è condiviso anche dalla neo ministra della Salute. Quest'ultima, però, ha sempre sostenuto di non essere contraria ai vaccini.

Salvini si congratula con coppia no vax

Fin dal giorno del suo insediamento, Giulia Grillo ha sottolineato di essere favorevole ai vaccini. Lo scorso 18 giugno 2018 aveva detto di non essere un ministro no vax, riconoscendo l'importanza dell'immunizzazione per contrastare le patologie. La Grillo aveva anche spiegato che le modalità e le procedure con cui i vaccini vengono proposti alla popolazione possono essere vari. Sì ai vaccini, dunque, ma nessuna esclusione dalle scuole. Salvini invece la pensa diversamente, mettendo in discussione l'efficacia dell'immunizzazione.

Salvini strizza l'occhio ai no vax? Presto per dirlo. Vero è che il neo vicepremier si è congratulato per la loro audacia, recentemente, con Stefano Montanari e Antonietta Gatti, due coniugi che, da tempo, sostengono le battaglie dei no vax e credono che nei vaccini ci siano nanoparticelle pericolose. Moglie e marito hanno promosso una raccolta di fondi in Rete per l'acquisto di un potente microscopio.

Finora sono stati raccolti circa 70mila euro. La visione di Salvini non corrisponde nemmeno all'approccio di varie Regioni amministrate dalla Lega, come Veneto e Lombardia, dove la cultura vaccinale è ben radicata nel sistema sanitario.

La replica a Salvini, su Twitter, di Roberto Burioni

La replica del virologo Roberto Burioni alle parole di Salvini sui vaccini è arrivata a stretto giro.

Il luminare, rivolgendosi al ministro dell'Interno, ha scritto su Twitter che 10 vaccini non sono certamente inutili e perniciosi, preservando anche la sua salute, quella dei suoi figli e del suo elettorato. Burioni ha espresso la sua preoccupazione per i termini proferiti dal segretario federale della Lega perché derivanti da un soggetto che "ha la responsabilità della sicurezza del mio Paese".