La legionella continua a mietere vittime a Bresso, nel milanese. Di poche ore fa la notizia di una donna di 84 anni che era stata contagiata dal batterio ed è poi deceduta in seguito ad alcune complicanze. Tra lunedì e martedì erano già deceduti un uomo ed una donna dell'età di 94 anni. Tutti i pazienti malati di legionella sono stati ricoverati presso l'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Milano). Al momento le abitazioni dei contagiati sono sotto analisi ambientali. Le persone colpite erano 20, delle quali 3 morte, ma adesso alla lista se ne aggiungono altre 4 che hanno contratto il batterio per un totale di 24 pazienti.

Aperta inchiesta a carico di ignoti

Un'inchiesta contro ignoti è stata aperta dalla procura di Milano, ma al momento non sussiste alcuna ipotesi di reato sulla vicenda. Tiziana Siciliano, procuratore aggiunto, ha precisato che al momento non è il caso di parlare di emergenza, anche se verranno fatte ulteriori analisi per capire perché la legionella abbia contagiato persone esclusivamente nelle aree di Bresso,Cormano e Cusano. Delle analisi sono state effettuate presso l'acquedotto del posto: tredici sono stati i prelievi che non hanno però portato al ritrovamento del batterio in questione. Il gruppo Cap che gestisce la rete idrica di tutti i Comuni della Città Metropolitana di Milano ha rivelato che tutti i campioni esaminati provengono dalle zone dove si sono riscontrati casi di legionella.

I tecnici hanno dunque comunicato che l'acqua del posto può essere tranquillamente consumata senza temere alcun pericolo.

Convocata una task force

Per affrontare la situazione, il Comune di Bresso ha dovuto convocare una task force in modo tale da effettuate degli incontri con la popolazione del luogo a titolo informativo. Inoltre, per tutti i condomini sarà prevista una bonifica degli impianti idrici.

Bisogna precisare che non è prima volta che una situazione del genere si verifica a Bresso: nel 2014, infatti, ci furono sei contagiati dal batterio in questione ed un deceduto. In quel caso però, il fenomeno si verificò nel corso di molti mesi, mentre adesso il presunto contagio ha preso piede in pochi giorni. Durante la scorsa settimana si sono verificati i primi casi e, a distanza di pochi giorni, la situazione si è aggravata ed estesa a più di 20 persone. L'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ha rivelato che nelle abitazioni delle vittime sono stati effettuati dei prelievi che si sono estesi anche in altre zone a rischio.