Sale a tre il numero delle vittime di questa nuova epidemia di legionellosi in provincia di Milano. Oggi è deceduta una donna, ricoverata nell'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Il numero totale di persone infettate dalla legionella sale a 18. La donna, 84 anni, morta per le complicanze dell'infezione, è già la terza vittima di quella che oramai può essere considerata una nuova epidemia di questo batterio killer, già salito alle cronache in Italia nel 2014 per un'altra epidemia nella stessa zona che però fu di minore gravità e diffusione.

Nei giorni scorsi erano deceduti altri due anziani, un uomo e una donna entrambi di 94 anni, la prima domenica e la seconda lunedì notte.

Le vittime vivevano tutte nella stessa area del milanese. Si lavora per delimitare l'area colpita e i metodi di diffusione e per scegliere il miglior modo per intervenire e debellare il batterio. L'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, ha deciso di costituire una task force di medici e altre figure professionali per studiare il fenomeno, coordinare gli interventi e fornire un'adeguata informazione ai cittadini.

La legionella è un batterio che vive dove c'è presenza di acque stagnanti, come pozzi, serbatoi, piscine, ma anche all'interno di condizionatori d'aria, tanto utilizzati in questi mesi estivi, che spesso non ricevono un'adeguata manutenzione e pulizia. Vive a temperature comprese tra i 25 e i 42 gradi e l'uomo contrae l'infezione inalando piccole goccioline di acqua, contenenti il batterio.

L'infezione più grave che provoca la legionella prende il nome di legionellosi. I sintomi principali sono cefalea, tosse e complicanze polmonari, gastrointestinali e cardiache. Spesso non è subito facilmente distinguibile da una normale polmonite. Età avanzata, fumo e un sistema immunitario debole sono concause che possono aggravare l'infezione e rendere più difficile e lunga la guarigione.

Proprio perché una delle cause principali di diffusione è l'utilizzo dei condizionatori nelle case, uno degli interventi previsti sarà il controllo e la sanificazione di tutti gli impianti di areazione delle case e degli edifici pubblici, specialmente nei condomini dove si sono registrati i casi di contagio. Come sempre in questi casi, il miglior modo per combattere il problema è la prevenzione, educazione all'igiene ed una adeguata informazione. Le stesse regole che permisero di bloccare l'epidemia di legionella del 2014.