Non è bastata l'apertura del sarcofago millenario, ad Alessandria d'Egitto, ad arrestare la fantasia di molti. In quel sarcofago, sono stati ritrovati 3 scheletri, appartenenti probabilmente ad alcuni soldati vissuti all'epoca dei Faraoni, e uno strano liquido rossastro e con un odore nauseabondo. Secondo i più fantasiosi, tale sostanza potrebbe essere un elisir di lunga vita. Tale visione è alla base della petizione lanciata nelle ultime ore su Change.org, che ha già racimolato oltre 11mila firme. Qual è l'obiettivo della petizione? Permettere di bere il misterioso liquido rosso, in cui galleggiano le spoglie dei 3 militari egiziani.
Quel liquame ha effettivamente proprietà benefiche? Cosa ne pensano gli esperti?
Semplice acqua di scolo
Il ministro egiziano dei Beni storici e culturali ha cercato di smorzare ogni fantasia, successivamente all'apertura del sarcofago, asserendo che quel liquido non deriva dalle mummie e non rappresenta una soluzione per vivere in eterno. Il ministro ha smentito anche l'ipotesi del mercurio rosso. Alcuni, infatti, avevano anche insinuato che il liquame rosso potesse essere una sostanza chimica (in realtà inesistente) che, secondo fonti non attendibili, era tra gli elementi sfruttati per fabbricare bombe nucleari. Niente di tutto ciò, per il ministro egiziano: quel liquame non sarebbe altro che acqua finita nel sarcofago durante i secoli.
Archeologi in fuga dopo il sollevamento del coperchio
La petizione su Change.org racchiude l'esortazione a sorseggiare il liquido del "sarcofago maledetto" in modo da "assumere i suoi poteri". Sul web si possono leggere svariati commenti sul liquido rossastro contenuto nel sarcofago egiziano. I più estrosi ritengono che quella sostanza conferisca addirittura poteri illimitati.
Al di là delle storie fantastiche, c'è una verità: il misterioso liquido ha un odore nauseabondo. Sulle pagine del tabloid egiziano El-Watan, viene riportato che non è stato semplice aprire il feretro. L'opercolo è stato sollevato di qualche centimetro prima dell'allontanamento repentino degli archeologi a causa dello sgradevole odore.
Il team si è distanziato anche per il timore della propagazione di gas nocivi. Una volta tornati davanti al sarcofago, gli esperti egiziani si sono fatti aiutare da un staff di ingegneri per sollevare il pesante coperchio. I creduloni devono rassegnarsi, quel liquido rosso non è un elisir di lunga vita ma acqua di scolo: lo hanno confermato tanti ministri e archeologi.