C'è molta attenzione, in queste ore, in tutta Europa, su quello che è già stato denominato "caso Listeria". In alcuni prodotti è stato riscontrato il batterio e l'epidemia inizia ad allargarsi. I ritiri della merce sospetta dagli scaffali italiani sono centinaia da inizio anno e, tra i più noti e chiacchierati, si sono registrati quelli della farina per dolci Molini, prodotta in Umbria; della farina di nocciole a marchio Life; delle brioche firmate NaturaSì (per "la possibile presenza di frammenti di plastica dura"); del lotto di acqua naturale Viviland Fonte Valle Reale per una potenziale contaminazione biologica.
Insomma, tanti ritiri (tutti a scopo precauzionale, ma con motivazioni differenti). Ma, in questi ultimi giorni, i ritiri dei lotti di prodotti alimentari si sono triplicati (in tutta Europa, non soltanto in Italia) per motivi precauzionali, a causa del suddetto caso Listeria. Dal 2015 questa epidemia ha causato 47 casi e 9 decessi in 5 paesi europei differenti. L'unico modo per poter uccidere il batterio è un'adeguata cottura dell'alimento.
Listeria: una famiglia di batteri composta da dieci specie
Secondo le ultime indicazioni, sarebbe individuabile in Ungheria il focolaio della Listeria, una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste è quella che colpisce gli uomini e gli animali: la Listeria monocytogenes.
Questo batterio è raro ed in certi casi, addirittura, il consumo di prodotti da esso contaminati non porta alcun sintomo. Però può essere pericoloso e nei casi più gravi può portare alla morte.
In Italia nessun focolaio: lo spiega il ministro Grillo
"Sto seguendo con la massima attenzione la vicenda del batterio Listeria", ha spiegato il ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha rassicurato tutti, ha spiegato che il governo italiano è a conoscenza del momento molto delicato a livello europeo e sta monitorando la situazione attraverso gli uffici del ministero della Salute.
In Italia non ci sono casi di contagio, però anche nel Belpaese ci sono stati casi di ritiro dei prodotti. La Findus ha ritirato alcuni lotti di 4 tipi di minestrone. Anche la Lidl ha ritirato a scopo precauzionale due prodotti surgelati a marchio Freshona. La speranza è che tutto possa risolversi senza che ci siano altri casi di contagio del batterio tanto temuto, né in Italia né in Europa.
I casi di morti e persone contagiate accaduti negli anni scorsi hanno fatto alzare l'asticella dell'attenzione a tutti i governi europei che sono molto attivi per evitare qualsiasi tipo di contagio. La situazione continua ad essere monitorata: nei prossimi giorni potrebbero esserci altri ritiri dagli scaffali dei supermercati. Come sempre, in questi casi, è assolutamente da evitare qualsiasi tipo di allarmismo, ma è giusto informarsi.