Si è conclusa negli ultimi giorni la controversia legale iniziata nel 2017 tra Mike Highsnob la NewTopia, l'etichetta discografica fondata e gestita da Fedez e J Ax, che ha annoverato nel roster dei suoi artisti anche lo stesso Mike, fino al 2016. Il rapper ha infatti dichiarato di aver 'pagato per le sue parole' e di non voler più parlare della vicenda, che considera ormai un capitolo chiuso.

Le origini della controversia con la label di J Ax e Fedez

In un primo momento – stando alle numerose interviste concesse dal rapper, oltre che alle sue dichiarazioni spontanee – la colpa dell'artista originario di La Spezia sembrava essere quella di aver diffamato pubblicamente la label dei 'Comunisti col Rolex', dichiarando, prima in una video intervista concessa al noto duo satirico Arcade Boyz, e successivamente in alcune stories caricate sulla sua pagina Instagram, che il brano di Fabio Rovazzi – all'epoca punta di diamante dell'etichetta milanese – 'Fa Volare', fosse sin troppo simile a 'Volare', pezzo di Highsnob, pubblicato qualche mese prima.

Negli ultimi due giorni il rapper ha tenuto a precisare, dapprima con una comunicato scritto, poi con un video, che la vicenda legale si è definitivamente conclusa, specificando però che i motivi della denuncia – civile e non penale, come avevano inteso in tanti – non erano in realtà ricollegabili ad una presunta diffamazione ed al sopracitato plagio.

L'artista ha inoltre sottolineando di aver donato, in accordo con Newtopia, 'una somma di denaro in beneficenza, come segno tangibile dell'assunzione delle proprie responsabilità'.

Le parole di Mike Highsnob ai supporter: 'Dite sempre e comunque quello che pensate'

"Allora, ho visto che mi avete chiesto un po' di delucidazioni riguardo a tutto quello che è successo nella causa con Newtopia.

Si è risolto tutto, ho pagato per quello che ho detto." Queste le parole del cantante, in risposta ai tanti supporter che dopo il comunicato ufficiale avevano chiesto ulteriori precisazioni: "Quindi io non voglio mai più dover parlare di questo argomento. Per quanto mi riguarda il discorso è assolutamente chiuso. Sono molto contento invece di sottolineare che ho voluto dare tutti i soldi in beneficenza.

Se vogliamo trarne una morale sicuramente c'è, ed è questa: dite sempre e comunque quello che pensate, in ogni caso, perché è importantissimo. Non sempre un male si rivela essere effettivamente un male. Dico questo perché alla fine, tutto sommato, il danno che mi si voleva fare si è rivelato poi una vera e propria promozione pubblicitaria.

Spero di essere stato di esempio per molti di voi, sono sicuro che per tanti di voi è così. Quindi, in conclusione, diciamo che ci siamo tolti dai ma***i questa storia, e via. Andate a fare in c**o."