Negli ultimi giorni sono stati due i casi di morte per puntura di calabroni in diverse parti d'Italia. Il primo caso è avvenuto sabato 14 luglio ad Acqui Terme dove un uomo di 72 anni, mentre era seduto nella sua casa, è stato punto vicino a un occhio da un calabrone. La moglie, accortasi di quanto successo, ha subito chiamato i vicini ed i soccorsi che, però, quando sono arrivati a bordo di un'ambulanza non hanno potuto far altro che constatare il decesso avvenuto a causa della puntura dell'insetto. Anche una donna di Anagni, giovedì 19 luglio, è morta per arresto cardiaco dovuto allo shock anafilattico causato dalla puntura di un calabrone.
In questo caso, oltre al dolore per la morte di una donna, si sono aggiunte anche delle polemiche sull'ospedale in cui la signora è stata portata. Nei giorni scorsi, infatti, il pronto soccorso dell'ospedale è stato chiuso ed è stato sostituito da un presidio ambulatoriale che non sembra adatto a gestire questo tipo di emergenze. La Asl ha risposto che la donna 'doveva essere condotta al più vicino Pronto Soccorso (cioè al polo ospedaliero Frosinone - Alatri) e non al presidio di Anagni, in ogni caso è sempre bene chiamare il 118'.
In condizioni gravi anche un uomo di 50 anni di Genova, ricoverato in ospedale per shock anafilattico dopo essere stato punto da un calabrone mentre passeggiava per strada.
Inoltre è proprio di questa mattina la notizia di un quarto caso di puntura di calabrone ai danni di un settantenne di Manciano (Grosseto) che è stato punto dall'insetto mentre era in auto. L'uomo stesso ha subito chiamato i soccorsi ma non è stato necessario il ricovero in ospedale: l'intervento dei medici sul luogo è stato, però indispensabile per evitare il peggio.
Punture di insetti: come difendersi
Le punture di insetti come api, vespe e calabroni sono uno dei rischi delle stagioni più calde: rischi che possono portare anche a epiloghi tragici. Il professor Elio Novembre, responsabile della struttura dipartimentale di allergologia dell'ospedale Meyer di Firenze, comunica che la risposta del fisico alla puntura di un insetto è sempre molto personale: in ogni caso è normale un arrossamento e un gonfiore vicino al luogo della puntura.
In questi casi si può curare la puntura con una crema steroidea o un antistaminico per bocca. Ci possono essere, però, reazioni molto più gravi come lo shock anafilattico: in questo caso è necessario rivolgersi subito al pronto soccorso. Le persone che sanno di correre questo rischio dovrebbero portare sempre con sé un kit salvavita che contiene adrenalina autoiniettante: la sostanza può essere, così, iniettata subito e si limitano i sintomi di gravi reazioni allergiche (il kit viene prescritto dall'allergologo al paziente allergico).
Il professor Novembre raccomanda di evitare di indossare colori troppo vivaci e mettere profumi forti, usare le zanzariere, indossare maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi nei luoghi a rischio e non cercare mai di scacciare l'insetto ma aspettare che vada via da solo.