Durante una giornata a Milano, ha deciso di entrare nel nuovo locale che lo Chef Carlo Cracco ha aperto nella prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II. Ha ordinato 3 spremute e due bottigliette d'acqua da 75 cl e si è ritrovato a pagare un conto esorbitante: ben 41 euro. Il cliente, indignato, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto dello scontrino: forse sperava di trovare un po' di solidarietà, ma ha raccolto soprattutto critiche e qualche insulto. Secondo il popolo del web, infatti, se l'è cercata e gli sta bene.
"Ciao a casa sono solo Carlo. "
— Fabrizio Contu (@Fabrizio_Contu) 14 luglio 2018
Carlo e il suo Living
..come farebbe a pagarselo.#cracco pic.twitter.com/1oEzqERH2T
Conto salato, ma prevedibile
Pagare 7 euro per una bottiglietta d'acqua da 75 cl e 9 euro per una spremuta d'arancia è certamente irragionevole. Ma forse, se si sceglie un locale esclusivo come il Café Felix del Ristorante Cracco, ci si dovrebbe aspettare certi prezzi. E, comunque, il listino era esposto in bella vista: per non avere brutte sorprese alla cassa sarebbe bastato consultarlo con più attenzione.
Insomma, stavolta, Il popolo del web, ha scelto di non schierarsi dalla parte del consumatore beffato (anche se sarebbe più corretto definirlo ingenuo), ma dalla parte del ristoratore stellato (che, elegantemente, ha deciso di non commentare l'accaduto).
I commenti
Lo scontrino è diventato virale in pochissimo tempo e ha raccolto numerosi commenti (quasi tutti negativi). "Con tutti i bar che ci sono Milano, hai scelto proprio quello di Cracco, in Galleria e poi ti lamenti perché ti hanno spennato: avrebbero dovuto farti pagare il doppio!" ha scritto un utente su Facebook. "Paghi il nome stellato e la location prestigiosa: non vedo dov'è il problema?
Nessuno ti ha obbligato ad andarci. O forse ci sei andato solo per scrivere un bel post arrabbiato e godere di tutti quei 'mi piace' o 'condividiseseidaccordo'?. "Potevi andare al Conad a comprarti acqua e succo di frutta" ha aggiunto un altro.
Qualcuno, invece, ha poi fatto notare che il cliente, invece di lamentarsi, "per rimanere allineato con lo standard del locale" avrebbe dovuto lasciare una mancia adeguata.
C'è anche chi ha dato consigli più o meno sensati ("Prima di uscire di casa, dovevi fare una bella colazione abbondante: in questo modo avresti evitato di fermarti al bar e spendere tutti quei soldi!) e chi ha colto l'occasione per fare ironia spicciola ("Forse le arance le compra in gioielleria o quando le spreme escono gocce di Chanel"). Certamente la prossima volta il cliente controllerà bene il listino prezzi prima di entrare in un locale.