La Corte di Cassazione ha respinto ancora una volta la presunta correlazione tra vaccini e autismo. In questo senso la Suprema Corte ha respinto la richiesta fatta da un padre, secondo cui la patologia del figlio sarebbe derivata dalla vaccinazione obbligatoria contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite haemophilus influenzae di tipo b e vaccino antiepatite b. La somministrazione al figlio di questi vaccini sarebbe avvenuta nel 2001. I giudici hanno respinto l'esistenza di un nesso causale tra la patologia e la vaccinazione. Dello stesso avviso anche il tribunale e la Corte d'Appello di Napoli, che hanno rigettato l'istanza del padre sulla base di due diverse perizie.

Nello specifico il padre, sulla base della legge 210 del 1992 che prevede l'indennizzo a favore di soggetti danneggiati da complicazioni irreversibili derivanti da vaccinazioni obbligatorie, chiedeva l'indennizzo al Ministero della Salute e alla Regione Campania. Ricorrendo in Cassazione avverso la decisione della Corte d'Appello, contestava la negazione della correlazione e quindi dell'indennizzo. Ad avviso del padre la pronuncia da parte dei giudici d'Appello sarebbe stata viziata sia da una errata comprensione della problematica che da una mancata valutazione degli studi scientifici. Inoltre lamentava la mancata indicazione delle possibili cause alternative della patologia, pertanto riteneva che il diniego da parte dei giudici riposasse su motivazioni di carattere politico e filosofico.

Tuttavia la Cassazione con la sentenza numero 19699 ha ricordato che la valutazione deve fondarsi su un criterio di ragionevole probabilità scientifica, mentre l'esistenza di una correlazione tra la somministrazione del vaccino e l'autismo, secondo quanto assunto dal ricorrente, è da considerarsi una mera possibilità teorica.

La Corte ha altresì spiegato che il perito incaricato dalla corte D'Appello, tenendo conto sia della letteratura scientifica che del caso concreto, non ha ravvisato possibili reazioni avverse ai vaccini a carico del sistema nervoso.

Correlazione vaccini-autismo: all'origine della bufala

Questa presunta correlazione tra vaccini ed autismo che può ritenersi una bufala, una fake news per dirla in termni moderni, nasce a seguito della pubblicazione scientifica artefatta da parte di Andrew Jeremy Wakefield, che successivamente è stato radiato dall'ordine.

Si è scoperto infatti che gli esperimenti di cui dava conto li aveva inventati di sana pianta, in quanto operava su commissione di uno studio legale che intendeva intentare cause di risarcimento contro le cause farmaceutiche per danni derivanti dalla somministrazione dei vaccini.

Intnato il ministro della Salute Giulia Grillo ha informato che il governo sta lavorando a un disegno di legge parlamentare che si pone come il superamento della Legge Lorenzin sull'obbligo vaccinale. In particolare il ministro sottolinea che bisogna trovare un giusto punto di equilibrio tra il diritto all'istruzione e il diritto alla salute, in modo da tutelare i bambini sia in età scolare che prescolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale.

Sempre riguardo alla Legge Lorenzin, il ministro sottolinea che è nata in forma di decreto legge ed è stata approvata in fretta e furia in due mesi nella scorsa legislatura. In particolare il ministro sta lavorando per la realizzazione dell'Anagrafe nazionale vaccini, che ritiene un punto di svolta.