I pazienti del dentista Pierantonio Bragaggia di Mestre sono rimasti molto sorpresi nel trovare affisso alla parete della sala d'aspetto un cartello veramente particolare che più o meno recitava così: 'Mia moglie, ieri alle 12, mentre era al Parco Alfredo Albanese ha subito un'aggressione da parte di un negro: l'ha buttata a terra e poi ha provato a rubarle bici e cellulare. Un passante, fortunatamente, l'ha salvata'. Il cartello, scritto in nero su uno sfondo giallo, riporta in calce la firma del medico. La vicenda è stata ricostruita dal quotidiano 'La Nuova Venezia'.
L'aggressione
La moglie del dentista, 54 anni, è stata aggredita lunedì, non lontano dal centro civico del Parco di Mestre, alle porte di Venezia. La donna aveva lasciato lì la sua bicicletta per proseguire a piedi. Quando però è tornata a prenderla, ha notato che un uomo di colore stava provando a rubargliela, così ha preso il cellulare (non si sa se per fotografarlo o per chiamare il 113). In un attimo, però si è ritrovata a terra. Proprio in quel momento, fortunatamente, è arrivato un signore che passeggiava con un bimbo e, gridando, è riuscito a farlo scappare.
Secondo il dentista non c'è nulla di peggio della violenza gratuita: 'È una cosa che rimane dentro'. Poi, ha aggiunto 'Sono contrario a questa sottomissione gioiosa ad un'immigrazione senza filtro che porta ad un'illegalità diffusa ed a una microcriminalità dilagante; non lo posso accettare'.
Il medico veneziano è convinto che le leggi sono troppo permissive e la magistratura è buonista; di conseguenza, gli avvocati 'Ci marciano'. E poi, ha concluso: 'A me bastano già i nostri criminali: non sento il bisogno di importarne altri':
Ognuno tragga le proprie conclusioni
Il messaggio del dottor Bragaggia, che ha presentato denuncia anche alla polizia, si concludeva con un invito: 'Vi invito a riflettere sull'accaduto ed in particolar modo sulle responsabilità politiche.
Ognuno, tragga le proprie conclusioni da questo episodio inaccettabile':
Il dentista ha inoltre spiegato: 'Ho voluto scrivere quelle parole perché vorrei che tutti stessero attenti; molte persone ci hanno dimostrato la loro vicinanza e la loro solidarietà anche se qualcuno mi ha fatto notare che avrei potuto utilizzare un termine diverso da negro'.
In proposito, però ha precisato 'Il dizionario Devoto-Oli definisce negro chi appartiene alla razza negra; le cose vanno dette per quello che sono, senza giri di parole'. Il dentista, come ha sottolineato lui stesso, ha scelto di utilizzare quella determinata parola perché non voleva colpire chiunque, ma ce l'aveva proprio con chi ha aggredito la moglie. Però ci sono anche neri degni di stima ed ammirazione, come i suoi vicini ad esempio.
Più di un paziente ad onor del vero, non ha gradito ed, infatti, il cartello è finito su Facebook è ha già fatto il giro del web, alzando il consueto polverone.
La condanna dell’Ordine dei medici
La terminologia utilizzata dal dottor Bragaggia non è piaciuta neppure ai suoi colleghi.
Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Venezia, ha commentato: 'In quanto medici, abbiamo giurato di curare ed accogliere chiunque, indipendentemente dalla razza, dal colore o dalla professione. È giusto condannare l'’attività delinquenziale, ma solo a prescindere dal colore della pelle. Non bisogna dimenticare che il termine negro può avere valenza dispregiativa'.