Una vicenda che certifica ancora una volta quanto il fenomeno delle violenze sulle donne sia sempre più frequente nel nostro paese. Già, perché l'ultimo episodio si è verificato nel comune di Menaggio, in provincia di Como, dove due ragazzine minorenni sono state violentate da un gruppo di quattro uomini, tutti maggiorenni e con un età vicina ai vent'anni, che svolgono lavori stagionali nella nota località turistica lombarda.

Dei quattro colpevoli dello stupro, infatti, secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, tre sono già stati fermati e si tratta di un ragazzo italiano, Nicholas Pedrotti, un ventiduenne della Valtellina, e di due stranieri, entrambi in possesso di documenti regolari.

Adesso, però, è caccia aperta al quarto aggressore, al momento ancora ricercato dalle forze dell'ordine.

Violenza sessuale di gruppo a Menaggio: le vittime sono due ragazze minorenni

Secondo quanto riportato dal quotidiano, pare che le due ragazzine turiste, di appena diciassette anni, erano in vacanza sul lago di Como. Dopo aver subito gli abusi sessuali, sono state le stesse vittime a denunciare il tutto alle forze dell'ordine, dichiarando che i presunti abusi si sarebbero verificati nei primi giorni del mese di agosto. Come già detto, oltre ai tre fermati, ci sarebbe una quarta persona, un altro straniero, che avrebbe fatto parte del "branco" durante le violenze perseguite ai danni delle due giovani.

Tuttavia, quest'ultimo sarebbe riuscito a fuggire anche se gli investigatori hanno iniziato la caccia all'uomo.

Inoltre, sembra che l'inchiesta abbia subito un'accelerata decisiva proprio in queste ultime ore a causa del fatto che gli autori della violenza sessuale avrebbero potuto darsi alla fuga di lì a breve. Per questo motivo, le forze dell'ordine sono intervenute bloccando tre dei quattro colpevoli, trasferendoli presso la casa circondariale Bassone di Como.

Adesso le forze dell'ordine sono in attesa della convalida del fermo con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, mentre proseguono le attività investigative nel tentativo di bloccare gli altri responsabili. Non sono ancora stati chiariti la dinamica dei fatti accaduti e il luogo in cui tutto ciò si è verificato perché come dichiarato dai carabinieri attraverso un comunicato, considerando la delicatezza della questione le indagini verranno portate avanti nel massimo riserbo.