Tutto il governo sta facendo muro contro Atlantia s.p.a. ovvero la società che gestisce la maggior parte della rete autostradale italiana, compresa la A10 dove si trova il ponte Morandi. L'immane tragedia che ha colpito Genova e l'Italia intera ha indotto una reazione molto forte anche da parte del governo gialloverde il quale, senza pensarci troppo, ha deciso di revocare la concessione al gruppo Atlantia per la gestione dell'autostrada.

Autostrade verso la nazionalizzazione

Tra tutti i membri del governo i grillini sembrano i più agguerriti, sia Di Maio che Toninelli vogliono revocare la concessione immediatamente senza aspettare una perizia tecnica che ne accerti le responsabilità.

Salvini, anche lui comunque colpito e amareggiato per quanto successo, chiede invece che i responsabili del disastro vengano individuati presto e puniti. "Non è possibile morire quando si paga il pedaggio" dice Di Maio; anche la borsa ancor prima dell'annuncio della revoca aveva già punito pesantemente il titolo di Atlantia, facendolo crollare del 25%. "Se i privati non sono in grado di gestire le autostrade vuol dire che lo farà lo Stato" annuncia Di Maio, il quale non sembra interessato neppure a pagare la penale per revoca della concessione: "Tutti parlano della penale da 20 miliardi, ma se c'è una motivazione giusta non credo che siano penali da pagare. Tutto invocano giustizia, gli utili netti di questa società che ha agito in monopolio fanno arrabbiare tutti.

Incontreremo i Benetton dopo avergli revocato la licenza" tuona il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

Atlantia S.p.a. però non resta a guardare e già ha pubblicato una nota di risposta al vicepremier, facendo sapere che la decisione di revoca è stata presa dal governo unilateralmente senza avanzare alcuna contestazione specifica e senza aver prodotto alcuna prova che ne determini la responsabilità.

In particolare Atlantia è preoccupata per il danno che questo annuncio governativo produrrà in borsa, "le modalità dell'annuncio possono determinare riflessi tra gli obbligazionisti e azionisti" scrive l'azienda che conclude ribadendo il loro diritto ad ottenere il risarcimento del valore residuo della concessione sommato alle penali applicabili.

Benetton si dice disponibile ad andare in fondo alla vicenda, accertando tutte le responsabilità, Di Maio però rincara la dose e attacca ancora: "Autostrade ci dice che gli spettano le penali del contratto mentre noi stiamo ancora accertando il numero dei morti, è vergognoso".