Una ragazza di 14 anni, originaria di Torino in vacanza nel Salento, nei giorni scorsi ha denunciato, prima ai sanitari del 118 e poi ai carabinieri, di essere stata violentata da due stranieri. Dopo la deposizione della giovane, i militari hanno già rintracciato e fermato uno dei presunti colpevoli, ovvero un 22enne del Gambia.
Il racconto della giovane vittima
Era la notte di San Lorenzo e, come consuetudine per tutti i ragazzi, anche la giovane turista aveva deciso di trascorrere la notte in spiaggia con alcuni amici per osservare le stelle cadenti.
La comitiva aveva scelto di passare la serata nei pressi della pineta antistante l'arenile di Torre dell'Orso, nella marina adriatica del leccese. Stando al racconto della giovane, nel cuore della notte avrebbe lasciato la compagnia dei suoi amici per addentrarsi da sola nella pineta, dove si sarebbe imbattuta in due uomini stranieri che l'avrebbero violentata.
Intorno alla mezzanotte, non vedendo rientrare la ragazza a casa, i familiari hanno contattato i carabinieri, e anche gli amici, preoccupati, hanno cominciato a cercarla. Proprio questi ultimi l'hanno ritrovata intorno alle 5 del mattino mentre si trovava in una tenda ancora in stato di shock. A questo punto, la vittima ha allertato il numero di pronto intervento per chiedere aiuto, denunciando prontamente l'accaduto ai carabinieri, e fornendo anche una prima descrizione dei suoi aguzzini.
Nelle ore successive, i militari sono riusciti ad intercettare uno dei presunti colpevoli, un 22enne originario del Gambia che, nonostante abbia negato qualsiasi coinvolgimento, sarebbe stato riconosciuto dalla ragazza piemontese come uno dei suoi aggressori. L'uomo, di conseguenza, è stato denunciato a piede libero con l'accusa di violenza sessuale.
Nel frattempo, si continua a cercare anche colui che sarebbe stato il suo complice.
La pineta in cui si è consumata la violenza è già tristemente nota alle forze dell'ordine locali, poiché si tratta di un luogo solitamente dedito allo spaccio di stupefacenti. La ragazza aggredita ha rivelato agli inquirenti che la notte in cui si è allontanata e ha subito lo stupro era sotto l'effetto dell'alcool, ma nonostante ciò gli investigatori hanno considerato attendibile il suo racconto.
Si aspettano le analisi
Nonostante il racconto dettagliato della vittima e un primo fermo nei confronti di un richiedente asilo del Gambia, al momento ci sono ancora dei punti oscuri da chiarire. Innanzitutto c'è da comprendere cosa abbia spinto realmente la giovane ad allontanarsi dagli amici e a recarsi nella pineta, un luogo notoriamente poco sicuro. Questi particolari verranno certamente chiariti con il prosieguo delle indagini: gli inquirenti, ad esempio, stanno ascoltando le testimonianze degli amici della vittima che potrebbero risultare determinanti per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.
La giovane piemontese, intanto, ancora sotto shock, è stata sottoposta a tutte le cure e agli accertamenti del caso dal personale medico dell'ospedale di Scorrano, prima di esser restituita all'affetto dei suoi familiari. Si attendono, ora, gli esiti degli esami per avere un quadro ancora più chiaro dell'intera faccenda.