La vicenda di cui stiamo per parlare all'interno di questo articolo riguarda purtroppo il sempre più diffuso fenomeno della violenza nei confronti delle donne. Il gravissimo episodio si è verificato a Rho, comune in provincia di Milano, dove un marocchino di diciannove anni pregiudicato ha aggredito, picchiando e violentando all'interno di un parco pubblico, una giovane ragazza di appena diciassette anni che aveva conosciuto qualche ora prima in un pub. La vittima è una studentessa italiana, mentre il suo aggressore, che è stato arrestato dai carabinieri, pur essendo regolare nel nostro paese, aveva già alcuni precedenti per reati contro il patrimonio.

La picchia e la stupra all'interno di un parco pubblico: arrestato grazie ai racconti della ragazza

Stando alle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, la ragazza era stata per tutta la sera all'interno del pub e proprio qui aveva conosciuto quello che poi si è rivelato il suo aggressore. Una serata all'apparenza tranquilla, passata senza che vi fossero incidenti fino all'alba di lunedì, nel momento in cui i due ragazzi si sono recati all'interno del parco pubblico di via Mazzo, che a quell'ora era ovviamente vuoto. Proprio in quel momento il giovane, sotto l'effetto dell'alcool, ha aggredito la studentessa spingendola per terra e stuprandola successivamente. Nonostante i tentativi da parte della ragazza di opporre resistenza e le urla, il ragazzo marocchino ha iniziato a prenderla a calci e a pugni per poter successivamente approfittare di lei.

Dopodiché, prima di scappare via dal luogo, il ragazzo le ha anche rubato il suo smartphone, quasi certamente per impedirle di telefonare per chiedere aiuto. Successivamente la ragazza ha spiegato tutta la vicenda ai carabinieri che l'hanno prima trasportata al pronto soccorso di Rho e dopodiché in un centro per l'assistenza nei confronti di donne vittime di violenza a Milano.

Dai primi accertamenti sono arrivate le conferme sulla dinamica raccontata dalla ragazza: c'è stata sia l'aggressione fisica che lo stupro. Fortunatamente la giovane studentessa è riuscita a dare una descrizione precisa del diciannovenne marocchino che poco dopo è stato fermato ed è stato sorpreso ancora col telefono della ragazza addosso. Un dettaglio fondamentale che ha permesso alle forze dell'ordine di effettuare l'arresto con l'accusa di rapina e violenza sessuale.