Ha avuto la 'colpa' di aver 'sfidato' una delle più dure e storiche rivalità tra tifoserie calcistiche italiane e per questo motivo è stato punito. I fatti sono accaduti nella serata di lunedì 27 agosto 2018, intorno alle ore 21,00, in un noto locale del centro storico di Napoli, precisamente in piazza Miraglia, nel quartiere di Forcella, nel pieno cuore della città all'ombra del Vesuvio. L'uomo, un tifoso romanista, stava guardando in televisione la partita della propria squadra del cuore. Quando i giallo-rossi hanno segnato la rete ai danni dell'Atalanta, il tifoso non si è trattenuto ed ha esternato la sua gioia, esultando alla marcatura del club romano.

La vicenda

L'esultanza non è stata ben accolta da un gruppetto di ragazzi, seduti ad altro tavolo del ristorante. Uno di loro, infatti, ha lanciato un bicchiere di vetro contro il tifoso romanista, colpendolo alla fronte. Sul posto è giunta un'ambulanza del pronto soccorso e gli operatori del personale medico-sanitario del 118 hanno provveduto a curare e medicare la vittima della violenza. L'uomo ha riportato contusioni e ferite da taglio: si tratta di lesioni al volto che i dottori hanno giudicato guaribili in pochi giorni. Sul luogo della violenza sono intervenuti anche gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato di Napoli, che stanno indagando sulla vicenda per ricostruire la dinamica dei fatti e risalire all'identità dell'aggressore per assicurarlo alla giustizia.

La violenza

Un’azione fulminea quanto violenta. Chi era presente ed ha assistito alla scena, racconta così quei terribili momenti. "Abbiamo assistito ad un'inaspettata e improvvisa ondata di violenza. Il gruppo di ragazzi (circa dieci, tra di loro anche minorenni, n.d.r.), ha iniziato a insultare e minacciare i tifosi romani.

Poi è iniziato il lancio di suppellettili, piatti, posate. In pochi secondi si è scatenato il caos, un vero e proprio inferno. Erano ragazzi scatenati, abbiamo avuto molta paura e per un attimo abbiamo temuto il peggio" - racconta un testimone oculare, dipendete del ristorante.

L'odio tra le due tifoserie

Purtroppo la tensione e il clima di odio tra la tifoseria romanista e quella napoletana non si è mai assopito, neppure dopo i terribili fatti di Tor di Quinto, luogo dell'aggressione che causò la morte al povero tifoso partenopeo Ciro Esposito.

Un livore storico, antico, che tuttora prosegue, nonostante gli appelli e gli inviti alla pace e alla riconciliazione tra le due compagini di ultras da parte della madre di Ciro Esposito, la signora Antonella Leardi.