Arrestati due uomini di Bellaria (Rimini) al termine di un'indagine riguardante una ragazzina che si prostituiva a soli 16 anni. I due 'papponi' sono finiti in manette grazie all'operato del Pubblico Ministero di Rimini, che è riuscito a dimostrare come la minorenne lavorasse per i due (di trentaquattro e quarantasei anni) che la costringevano a compiere atti sessuali a pagamento. Con gli incassi, gli uomini compravano cocaina. Accusati di sfruttamento di prostituzione minorile, i due sono stati incastrati grazie ad un'indagine incrociata condotta dai Carabinieri di Bellaria, che ha portato all'arresto di tre persone di origine albanese accusati di spaccio di droga.
Costringevano una ragazzina a prostituirsi: due uomini arrestati
Il legame con i due casi era proprio lo smercio di sostanze stupefacenti. Con i soldi ricavati dalle opere sessuali a pagamento della 16enne, i due comperavano dalla banda di albanesi la droga, usata esclusivamente a scopo personale e non per essere nuovamente girata sul mercato illegale.
La vicenda risale al 2017, quando la mamma aveva denunciato ai carabinieri alcuni strani atteggiamenti della figlia: la preoccupazione era che l'adolescente frequentasse cattive compagnie, che la costringevano magari a compiere dei gesti contro la sua volontà. Cosi, dopo aver indagato personalmente nei social della figlia, la mamma ha trovato il legame fra l'adolescente e uno degli aguzzini di Bellaria (Rimini), il trentaquattrenne, che su Messenger inviava foto di buste piene di droga alla figlia.
Il materiale è stato fornito ai carabinieri, che in un primo momento hanno arrestato gli albanesi salvo poi scoprire che dietro ad alcuni acquisti di droga ci fosse anche un giro di prostituzione.
La 16enne probabilmente innamorata dell'uomo che la faceva prostituire
Da quello che si sa, il trentaquattrenne e la 16enne avevano una relazione consenziente: per amore la ragazza minorenne pare concedesse il suo corpo ai clienti di Rimini.
La scusa era la solita, ovvero quella di camuffare l'età 'trasformandosi' in una diciottenne. Per ciò che concerne le prestazioni, i carabinieri hanno scoperto che l'adolescente si faceva pagare dai 20 ai 1500 euro, in base ovviamente alla tipologia di prestazione fornita. Quelli che pagavano di più erano gli anziani, che richiedevano alla ragazzina particolari giochi erotici. Il Pubblico Ministero ha anche confermato che, in cambio di cocaina, la ragazzina si prostituisse con alcuni degli spacciatori, facendo cosi risparmiare i suoi due aguzzini, fra i quali il fidanzato.