A Lecce sono state indagate 46 persone per abuso d'ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Secondo i PM Roberta Licci e Massimiliano Carducci che hanno condotto l’inchiesta, avveniva uno scambio tra voti elettorali e alloggi popolari; il giro truffaldino è stato scoperto grazie alla denuncia di un uomo nel 2013, malmenato due anni dopo. In carcere sono finiti i picchiatori insieme a politici, ex assessori e dirigenti ancora in carica.
Voti in cambio di una casa al Comune di Lecce
A Lecce venivano promesse case popolari in cambio di voti, in modo da aumentare il peso politico del partito all'interno del Comune.
La Guardia di Finanza ha eseguito dei provvedimenti restrittivi nei confronti di 9 persone: sono finiti in carcere i malavitosi Umberto Nicoletti e Nicola Pinto, accusati di aver malmenato nel 2015 l’uomo che nel 2013 aveva dato il via all'inchiesta penale sulla corruzione al Comune di Lecce. Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari, tra cui gli ex assessori comunali Luca Pasqualini e Attilio Monosi, consiglieri del centro-destra. Arresti domiciliari per il consigliere comunale del Partito Democratico Antonio Torricelli, anch’egli sempre in carica, e per i dirigenti Andrea Santoro e Lillino Gorgoni. Per Monia Gaetani e Monica Durante, accusate di aver messo in contatto gli abitanti della zona 167 della città dove avvenivano la maggior parte dei voti di scambio, è stato predisposto dal giudice l'obbligo di dimora.
Arrestati politici e dipendenti comunali ancora in carica
Complessivamente gli indagati sono 46, tra i quali ci sono funzionari, dirigenti comunali e persone che hanno usufruito dell’alloggio in cambio dei voti. L'interdizione perpetua dai pubblici uffici è stata richiesta per Piera Perulli, Luisa Fracasso, Paolo Rollo e Giovanni Pulce.
L'ordinanza è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari di Lecce Giovanni Gallo ed è formata da più di 800 pagine nelle quali vengono ricostruiti i fatti basati su prove concrete e le modalità con cui avveniva il giro truffaldino tramite il quale venivano assegnati alloggi popolari in cambio di voti elettorali. L’inchiesta per corruzione ha preso il via nel 2013 e l'ordinanza è stata depositata dalla Procura a novembre 2017, mentre oggi sono stati resi noti i nomi di tutti gli indagati, tra i quali anche personaggi politici e assessori che hanno ancora delle cariche pubbliche.
È stata recentemente varata la legge spazza corrotti che ha inasprito notevolmente le pene in caso di corruzione. Il decreto legge mira a riportare legalità e pulizia nella Pubblica Amministrazione e prevede pene severissime, carcere e interdizione perpetua alla Pubblica Amministrazione per chi viene accusato di corruzione o tenta di corrompere qualcuno.