Un nuovo grattacapo alla Lega l'ha portato proprio il suo fondatore, Umberto Bossi. Quest'ultimo, il 12 settembre scorso, è stato condannato dalla Cassazione a 1 anno e 15 giorni di carcere per vilipendio al presidente della Repubblica. In concomitanza, emesso nei confronti di Bossi anche un decreto di sospensione dello stesso ordine di esecuzione della pena.

Lega: Bossi condannato in via definitiva

Il fondatore del Carroccio ha a disposizione 30 giorni per scegliere una misura alternativa al carcere. Potrà scegliere tra le seguenti misure: detenzione domiciliare, affidamento in prova ai servizi sociali, semilibertà e sospensione della detenzione e affidamento in prova.

L'ufficio che ha emesso la condanna è la procura generale di Brescia, la stessa che ha emesso l'ordine di carcerazione. Qualche istante dopo è arrivato, però, l'ordine di sospensione dell'esecuzione a firma del procuratore generale della Repubblica, Gian Paolo Volpe. La diatriba legale, arrivata fino in Cassazione, riguarda una frase che Umberto Bossi ha rivolto in passato all'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. 'Abbiamo subito anche il presidente che è venuto a riempirci di tricolori, sapendo che alla gente del Nord non piacciono. Mandiamo un saluto al presidente...non sapevo fosse terun', queste le parole, accompagnate dal gesto delle corna e pronunciate da Bossi il 29 settembre del 2011 ad Albino, in occasione della seconda edizione del Berghém Frecc, una festa con ricorrenza annuale organizzata dalla Lega.

Il senatur aveva pronunciato queste parole, salendo sul palco, e gli sono costate una condanna in via definitiva. L'atto della procura di Brescia, nel frattempo, ha avvertito Bossi che l'esecuzione della pena, ovvero la detenzione in carcere, scatterà nel caso in cui non venga scelta alcuna delle pene alternative offerte.

Bossi condannato nei tre gradi di giudizio

Il 22 settembre del 2015 era arrivata la prima condanna per Bossi da parte del tribunale di Bergamo che l'aveva condannato in primo grado a 18 mesi di reclusione. Gli avvocati del senatore, in quell'occasione, avevano voluto ricorrere alla Corte d'Appello, dove il senatore era stato condannato a un anno e 15 giorni di reclusione.

Al secondo appello dei legali di Bossi, si è arrivati in Cassazione che, due settimane fa, ha confermato la sentenza. Il fondatore della Lega, inoltre, dovrà versare 2 mila euro alla Cassa delle Ammende.