I carabinieri della locale stazione di Corsico, in provincia del capoluogo lombardo, guidati dal capitano Pasquale Puca, hanno arrestato per violenza sessuale, rapina e sequestro di persona Mohamed Aissaoui, un pregiudicato di 30 anni, immigrato irregolare senza permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità italiane. L'uomo, di professione tassista abusivo è stato accusato di avere carpito la buona fede di una connazionale di 32 anni all'uscita di una discoteca e di avere sequestrato la donna sotto la minaccia di un coltello per poi violentarla.
Il fermo giudiziario è stato convalidato in queste ore, dal magistrato preposto alle indagini, la dottoressa Alessandra Del Corvo.
La conoscenza e il sequestro
Lo stupro di una maghrebina di 32 anni residente nella nazione è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì della settima passata, in un piccolo appartamento situato il via XXV Aprile a Corsico, in provincia di Milano. La giovane donna aveva trascorso la serata in compagnia di alcuni amici in una discoteca milanese, situata in zona Corvetto. All'interno del locale, aveva conosciuto Aissaoui. Da subito, l'uomo di professione tassista abusivo, si era dimostrato molto gentile nei suoi confronti e le aveva chiesto di riaccompagnarla a casa, per la modica cifra di soli 10 euro.
La vittima, fidandosi dell'aspetto innocuo del suo connazionale e sapendo che prima di lei, l'indagato aveva già ricondotto nelle loro abitazioni altre due persone, aveva ingenuamente accettato.
La violenza sessuale
Una volta rimasto solo con la ragazza, lo stupratore ha rivelato le sue vere intenzioni. L'uomo ha puntato un grosso coltello alla gola della sua connazionale e l'ha costretta a seguirlo.
Poi ha trascinato la 32enne all'interno di un abitazione situata al piano terra in via XXV aprile a Corsico. L'uomo, senza fissa dimora, palesemente ubriaco ha ordinato ai suoi coinquilini di uscire chiudendo la porta. Poi ha obbligato la donna a seguirlo in una stanza e là, sotto minaccia di morte l'ha denudata e le ha portato via il cellulare in modo che non potesse chiedere aiuto.
E quando la ragazza ha tentato di reagire l'ha afferrata per il collo, e l'ha colpita al volto. Poi ha costretto la vittima ad avere un rapporto completo con lui. Dopo avere consumato lo stupro, ha chiuso la donna in bagno ed è uscito dallo stabile. La malcapitata è riuscita a fuggire da una finestra rimasta aperta, intorno alle 8 del mattino. Successivamente è corsa in strada, mezza nuda dove è stata soccorsa da alcuni passanti che l'hanno accompagnata presso la clinica Mangiagalli di Milano.
L'intervento dei carabinieri e l'arresto
Gli specialisti del nosocomio che hanno visitato la giovane marocchina, hanno accertato la violenza sessuale avvenuta. In seguito, i medici della clinica hanno allertato i carabinieri di Corsico, che hanno avviato immediatamente le indagini sull'accaduto.
I militari dell'arma hanno subito iniziato le ricerche del presunto stupratore, grazie alla descrizione fisica dell'uomo fornita dalla vittima. Le forze dell'ordine poi hanno rintracciato il sospettato intento a transitare in via Giambellino a Milano, in direzione via Lorenteggio. L'extracomunitario, risultato poi essere già noto alle forze dell'ordine per reati di possesso di droga e contro il patrimonio, è stato subito fermato per sequestro di persona e violenza sessuale. Gli uomini della benemerita hanno infine ritrovato il cellulare della donna in un appartamento sempre di Corsico frequentato da alcuni amici del 30enne. Nel frattempo, l'arrestato difeso dal legale Massimiliano D'Alessio durante l'interrogatorio di convalida del fermo ha raccontato di avere avuto con la 32enne un rapporto sessuale a pagamento, proposto dalla stessa e di avere litigato in seguito con lei.