L'ennesima tragedia riguardante la morte di una giovanissima ragazza. La drammatica vicenda si è consumata tra la gente di Caivano, un piccolo quartiere della provincia di Napoli, rimasto sconvolto per quanto accaduto a Miriana Milanovic, una sedicenne del luogo, che ha perso la vita nei giorni scorsi presso l'ospedale Monaldi di Napoli, nosocomio conosciuto per essere specializzato nella cura delle malattie pneumo-cardiovascolari e per l'utilizzo di tecniche chirurgiche all'avanguardia. Secondo quanto si apprende dal noto sito Napoli Today, non sono ancora state accertate le cause della sua morte e gli addetti ai lavori adesso stanno cercando di ricostruire il drammatico episodio.
Dramma a Napoli: muore una giovane ragazza all'ospedale Monaldi
La giovanissima Miriana era stata studentessa presso la scuola media Cilea Mameli e attualmente frequentava l'istituto Superiore 'Galileo Ferraris' di Caserta. A diffondere la notizia della tragica scomparsa della sedicenne è stato il Giornale di Caivano, il quale ha pubblicato anche il commovente discorso che una delle sue insegnanti, la professoressa Anna Maria De Vanna, le ha voluto dedicare: la docente l'ha descritta come una ragazza sempre col sorriso, con una grande forza e un'immensa gioia di vivere che non verrà mai dimenticata. Ha concluso scrivendo che Miriana sarà la guida di tutti per sempre.
Dopo la morte, il messaggio commovente di suo fratello
Anche il fratello dell'adolescente morta ha voluto esprimere tutto il suo dolore con un semplice e conciso messaggio che racchiude l'amore fraterno tra un fratello e una sorella: 'Amore mio, il tuo cuore sarà sempre con me, riposa in pace'. Come già detto, le cause del decesso di Miriana Milanovic all'interno dell'ospedale Monaldi sono ancora tutte da accertare e sarà compito degli inquirenti capire cosa abbia portato la ragazza alla morte.
Quello stesso ospedale che soltanto qualche giorno fa ha regalato una grande gioia all'intera comunità di Napoli, quando un diciannovenne è stato salvato grazie al trapianto di cuore effettuato dal personale dell'istituto. Dopo essere stato costretto a tenere un cuore artificiale per sei mesi, in attesa di un organo per lui, è stato effettuato il trapianto e finalmente è stato dimesso grazie al grande lavoro dei medici dell'ospedale. Questa volta, invece, l'ospedale Monaldi è stato purtroppo il teatro di una vera tragedia.