Sembra risolto il mistero sulla chiusura improvvisa chiusura dell'osservatorio solare Sunspot, in New Mexico, sul monte Sacramento Peak. Il 6 settembre scorso, infatti, una squadra di agenti speciali della Federal Bureau of Investigation (FBI), effettuò un blitz a sorpresa nella struttura scientifica, chiudendola misteriosamente. In quel frangente, sia i dipendenti che il direttore dell'osservatorio non si spiegavano cosa fosse successo. Ora l'osservatorio è tornato in servizio, e i motivi per cui è stato chiuso sono stati svelati: infatti si è trattato di una indagine legata ad un'inchiesta sulla pedoporno*rafia.

Indagini scattate nel luglio scorso

Secondo quanto rivelato dai media statunitensi, le indagini sul caso di pedoporno*rafia che ha interessato il Sunspot sono scattate nel luglio scorso. Un addetto alla pulizia della struttura, infatti, usava il collegamento internet senza fili dell'osservatorio per scaricare e visionare materiale a sfondo sessuale. L'FBI ha quindi indagato sulla questione, scoprendo che quei download venivano effettuati con un indirizzo IP (Internet Protocol) utilizzato dalla connessione Internet dall'osservatorio solare. Ogni computer collegato al web, infatti, come è ben noto, rilascia una traccia informatica, la quale identifica l'utente che utilizza quella connessione. James McAteer, direttore del Sunspot, avrebbe anche informato gli stessi agenti federali dell'esistenza di un computer mai visto prima, non usato da nessuno degli astronomi che lavorano nell'osservatorio.

Nei file contenuti nel pc il direttore trovò materiale compromettente. Le successive indagini hanno portato a scoprire l'autore del misfatto che, una volta resosi conto di essere stato colto in flagrante, avrebbe cominciato anche a minacciare, con commenti pericolosi, la sicurezza della struttura scientifica e dei dipendenti.

Il mandato per eseguire le indagini è stato emesso dal magistrato statunitense Las Cruces.

Nessun mistero

Alla notizia della chiusura dell'osservatorio solare, specializzato nell'osservazione delle macchie solari, i complottisti si erano scatenati, ritenendo che la chiusura del Sunspot potesse dipendere dalla scoperta di qualche misteriosa vita aliena nell'universo o, addirittura, dall'arrivo di un imminente tempesta solare distruttiva.

Niente di tutto questo quindi. Infine, il soggetto sospettato delle attività illecite, secondo quanto si apprende dall'agenzia Reuters, non sarebbe ancora stato arrestato, in quanto le indagini sono ancora attualmente in corso.