“È una benedizione svegliarsi ogni giorno sentendo il rumore di piccoli piedi che corrono lungo il corridoio” scriveva Brianna Valenti nel suo blog Weird, Wicked & Wild, per sottolineare quanto sia importante avere pazienza con i bambini di casa. La donna, una “casalinga mamma” 26enne, originaria di Buffalo, raccontava in rete le sue esperienze quotidiane con la figlia di cinque anni e con Raelynn Rose, di due anni, nata da una precedente relazione del suo fidanzato Cody Fuller. La “famiglia allargata” viveva in un appartamento a Grand Island, nello Stato di New York.

La pagina web si proponeva di dare consigli ai giovani genitori per aiutarli a superare le difficoltà con i loro piccoli: nessuno poteva immaginare che proprio quella mamma, così saggia e serena, potesse arrivare a picchiare con violenza la bimba, fino ad ucciderla.

Le bugie della donna per nascondere l’aggressione al compagno

Gli inquirenti sono ancora al lavoro per stabilire l’esatta dinamica dei fatti e quale sia stata la motivazione che abbia spinto la blogger a compiere un gesto così folle. Tutto è accaduto il pomeriggio dello scorso 10 settembre, mentre la donna era sola in casa con le due figlie: Brianna avrebbe percosso in modo selvaggio Raelynn, fino a farle perdere i sensi.

Quando si è resa conto che la bambina era gravemente ferita, la 26enne avrebbe telefonato al compagno e gli avrebbe raccontato, mentendo, che la piccola aveva avuto degli improvvisi problemi di respirazione, fino a svenire.

Trasportata con l’ambulanza all’ospedale pediatrico John R. Oishei, la bimba è stata portata in terapia intensiva, ma le sue condizioni erano ormai disperate: dopo alcuni giorni di agonia, in cui i medici hanno fatto di tutto per salvarla, Raelynn è morta sabato 22 settembre.

L’arresto dopo 24 ore dal ricovero della piccola in ospedale

Sin dal primo momento il personale dell’ospedale aveva espresso dei dubbi sulle cause delle ferite della piccola ed aveva avvisato la polizia. Già il giorno dopo il ricovero, gli agenti dell’ufficio dello sceriffo della contea di Erie avevano arrestato la blogger; il giudice era arrivato a fissare una cauzione di 150mila dollari per il suo rilascio.

Adesso, con la morte della bambina, la situazione per Brianna si è notevolmente complicata, visto che l’accusa si è aggravata: dovrà rispondere di omicidio.

Non sappiamo cosa sia accaduto nella mente della donna, di certo fa impressione rileggere i suoi consigli dispensati ai genitori alle prime armi. Scriveva di aver aperto la pagina web per aiutare i papà e soprattutto le mamme ad essere più pazienti ed a trovare l’ispirazione per migliorare il rapporto con i loro bimbi nella vita di ogni giorno.

Naturalmente la notizia di quello che è accaduto ha sconvolto le tante persone che seguivano quotidianamente il blog, che mai si sarebbero aspettate che dietro ad una maschera di gioia e serenità potesse nascondersi una donna con dei seri problemi.