Nuove truffe ai danni dei clienti di Poste Italiane. A dare l’allarme è la Polizia Postale che, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook ‘Una vita da social’, gestita direttamente dalla Polizia di Stato, mette in guardia su false mail che promettono accrediti sul proprio conto corrente ma che, in realtà, mirano a carpire i dati personali del malcapitato che dovesse rispondere per svuotarne il conto. Messaggi simili sono stati segnalati anche all'indirizzo di titolari di carte PostePay con lo stesso fine truffaldino.

La Polizia Postale: ‘Attenzione alle false mail di Poste Italiane, è una truffa’

Nell’era digitale si moltiplicano i tentativi di truffa con l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione. Lo sa bene la Polizia Postale, una specialità della Polizia di Stato preposta proprio al contrasto delle frodi postali e del crimine informatico, che ha creato una pagina Facebook per poter diffondere in modo capillare gli allarmi sulle nuove modalità di truffa di cui viene a conoscenza. L’ultimo post pubblicato sulla pagina ‘Una vita da social’ riferisce di una falsa mail di Poste Italiane (il mittente è 'conto.aggiorna@poste.it') che ‘avvisa’ il destinatario di un bonifico in arrivo di 1.305 euro che non può andare a buon fine a causa di errori nelle coordinate bancarie.

Si tratta, avverte la Polizia Postale, del classico tentativo di ‘phishing’, vale a dire la truffa basata sul furto dei dati personali con i quali vengono poi prelevate fraudolentemente delle somme. La mail in questione, infatti, invita il malcapitato ad inserire i propri dati, incluse le password, che saranno immediatamente utilizzati per svuotare il conto di chi cade nel tranello.

Tentativi di phishing anche verso i titolari di carte PostePay

Analoghi tentativi di truffa erano già stati segnalati nei giorni scorsi a carico dei titolari di carte PostePay con messaggi, arrivati sia via email che attraverso sms, che avvisavano il destinatario del fatto che la propria carta è stata ‘limitata’ ed invitando a cliccare sul solito link nel quale inserire i propri dati riservati.

Il consiglio della Polizia Postale, nel caso si ricevessero mail o messaggi sospetti, è sempre quello di leggerne con attenzione il contenuto in quanto, spesso, si contengono errori di ortografia e, comunque, di non cliccare mai sui link associati a queste comunicazioni ma di rivolgersi sempre alla propria Agenzia che, solitamente, non chiede mai i vostri dati via mail.