Luciano Andreotti, sindaco di Grottaferrata, comune alle porte di Roma, ha lanciato un appello a tutti i residenti: "Attenti al calabrone asiatico". L'allarme è scattato in seguito al ricovero, per grave shock anafilattico, di un 70enne punto dal pericoloso insetto che - a quanto pare - ha nidificato proprio nei dintorni. Ora, si attendono - da parte degli enti competenti - "risposte circostanziate e specifiche", al fine di stabilire i provvedimenti da adottare.

Il ricovero per shock anafilattico

Un uomo di 70 anni da qualche giorno è ricoverato in ospedale, in seguito alla puntura di un grosso insetto che gli ha procurato un gravissimo shock anafilattico.

In base a quanto riferito dai familiari - che hanno ritrovato il congiunto in Località Campovecchio (sempre a Grottaferrata) - potrebbe trattarsi della puntura di calabrone asiatico (conosciuto anche come Vespa Velutina, o "calabrone killer").

Contestualmente - si legge sull'edizione romana del quotidiano La Repubblica - "è stato segnalato il rinvenimento nelle vicinanze (in via Cardinal Bessarione) di un paio di nidi dell'insetto". Questa specie di calabrone, con zampe nere e gialle, si caratterizza per le dimensioni piuttosto grandi e, soprattutto per il suo potente veleno, capace di mandare in shock anche i soggetti non allergici. Il calabrone asiatico sembra sia arrivato dalla Cina ed è considerato particolarmente aggressivo.

Gli esperti credono che sia stato importato dagli apicoltori, in quanto buona parte della sua dieta è a base di api.

L'allarme lanciato dal sindaco

Il sindaco Luciano Andreotti, dal sito del Comune, ha lanciato un allarme, evitando, però, psicosi e panico.

Gli uffici comunali, nelle scorse ore, su indicazione del primo cittadino, hanno allertato carabinieri, vigili del Fuoco e la Asl Roma 6 e hanno diffuso sul sito istituzionale un invito alla cittadinanza residente nell'area - impegnata, tra l'altro in attività di vendemmia - a prestare la massima attenzione.

Al momento sono in corso le verifiche del caso e, gli insetti recuperati sono stati inviati all'Istituto zooprofilattico del Lazio e della Toscana per avere la conferma della specie. Nella giornata di oggi, giovedì 20 settembre, dai laboratori di Via Appia Nuova (sede del Centro studi) dovrebbero arrivare precise risposte che permetteranno di adottare eventuali azioni di prevenzione ed interventi a Grottaferrata, ma anche a Roma (in particolare nell'VIII e nel IX Municipio).