Una scossa di Terremoto di magnitudo 3.5 della scala Richter è stata registrata alle 19,24 (ora italiana) dalla Sala Sismica di Roma dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) in Sicilia, in provincia di Catania. Il centro operativo riferisce che l'epicentro è stato localizzato sul fianco nordorientale dell'Etna, interessando in particolare i comuni di Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantare, Piedimonte Etneo e Sant'Alfio, tutti compresi in un raggio di 10 chilometri dell'epicentro stesso. Il terremoto, inoltre, avrebbe avuto un ipocentro molto superficiale, individuato a soli 2 chilometri di profondità.

Ciò avrebbe fatto sì che la scossa venisse avvertita distintamente dalla popolazione locale.

L'EMSC (Centro Sismologico della zona Euro-Mediterranea), almeno in fase preliminare, fornisce gli stessi dati precedentemente elaborati dall'INGV.

Al momento non vengono segnalati danni a cose o persone.

Domenica sera di paura sull'Etna a causa del terremoto

Il fatto che la scossa sia stata così superficiale ha reso estremamente percettibili le vibrazioni in superficie, ingenerando attimi di paura fra la popolazione locale, soprattutto nei paesi più vicini. Per quanto anche questi borghi e i loro stessi abitanti possano essere abituati alla convivenza con tali fenomeni si è sempre in presenza di un evento imprevedibile e spaventoso, che può finire così come è cominciato oppure causare immensi danni, come stiamo vedendo accadere in questi giorni, per esempio con il terremoto in Indonesia.

Tante scosse di terremoto fra Sicilia e Calabria in questi ultimi due giorni

Dalla mattina di Venerdì 28 settembre 2018 si sta assistendo ad un notevole incremento dell'attività sisma nel Basso Tirreno, fra Calabria e Sicilia e intorno all'Etna.

Alle 7,24 la prima e più forte scossa di magnitudo 4.2 della scal Richter colpisce il basso Tirreno, fra la costa degli dei, nel vibonese, e lo Stretto di Messina.

Il terremoto genera scene di panico e anche uno spettacolare effetto stagno davanti alle coste della nota località turistica di Palmi, dove si è avuto un risentimento sismico pari al sesto grado della scala Mercalli. Le scosse di assestamento - di cui la più forte di magnitudo 3.1 - si protrarranno fino alle 19,27 (ora italiana).

Appena 20 minuti dopo, si avvia uno sciame sismico vicino Milo, sull'Etna, con scosse comprese fra magnitudo 2.2 e 2.9, ad una profondità variabile fra i 5 e i 7 chilometri.

Nelle prime ore di ieri, sabato 29 settembre 2018, una scossa di magnitudo 2.9 interessa Linguaglossa, ad una profondità di 1 chilometro. Le coordinate dell'evento lo rendono assolutamente compatibile con quello che si è verificato poco fa.