I servizi di emergenza hanno riferito che è salito a 9 il bilancio delle vittime dell'alluvione che ha colpito l'isola spagnola di Maiorca nelle ultime ore, nell'arcipelago delle Baleari. Le piogge, torrenziali e molto violente, hanno devastato la parte orientale dell'isola: numerose le vittime e i dispersi.

Tra le vittime una coppia di turisti

La Guardia Civil ha anche comunicato che, tra le persone che hanno perso la vita, c'è una coppia di turisti britannici rimasta intrappolata e annegata in un taxi a Sant Llorenc des Cardassar, a circa 60 chilometri da Palma di Maiorca.

L'autista della vettura, invece, risulta ancora disperso.

La cittadina, che al momento risulta essere il comune che ha subito i danni maggiori, è stata sommersa da un'ondata di fango. Gli altri comuni colpiti, insieme a Sant Llorenc des Cardassar, sono S'Illot e Arta.

Le autorità sono al lavoro senza sosta

Il governo regionale, che ha convocato una riunione di emergenza, sta coordinando le attività da mettere in atto per far fronte a questa delicata situazione, mentre i soccorritori e le unità militari sono già stati inviati e sono operativi sul posto. Intanto anche la Guardia Civil, i vigili del fuoco, la polizia locale e la Protezione civile - per un totale di 300 operatori - stanno lavorando senza sosta da ore per trovare i dispersi e salvare le persone in difficoltà.

L'ufficio meteo, nel frattempo, ha lanciato l'allarme per le isole di Ibiza e Formentera dove si è spostato il maltempo.

Il premier spagnolo Pedro Sanchez, sconvolto dall'improvvisa alluvione, ha inviato un messaggio di cordoglio per esprimere il suo sostegno e la solidarietà a parenti e amici delle vittime.

Gli sfollati sono centinaia e moltissimi i danni.

Rafael Nadal, campione di tennis originario di Maiorca, ha deciso di aprire le porte del suo centro sportivo e accademia per accogliere chi ha bisogno: "Tutte le mie condoglianze vanno ai familiari delle vittime dell'alluvione", ha scritto l'atleta su Twitter.

Alluvioni e maremoti sempre più frequenti

Uno scenario apocalittico a pochi giorni di distanza dal disastro in Indonesia, che sembra un'ulteriore conferma delle conseguenze dettate dai cambiamenti climatici in atto su tutto il pianeta.

Infatti, l'inquinamento in aumento e il mutamento delle temperature possono portare a conseguenze devastanti che, inevitabilmente, si abbattono anche sugli esseri umani.

Purtroppo catastrofi come queste non sono più occasionali e, per questo motivo, in Italia il 13 e 14 ottobre partirà la campagna "Io non rischio", che si propone di diffondere la cultura della prevenzione e di sensibilizzare i cittadini sui rischi derivanti da terremoti, maremoti e alluvioni.

La prevenzione, infatti, è uno strumento efficace e necessario per cercare di limitare il più possibile i rischi e i danni relativi a queste tragedie.