Dopo che la sindaca di Lodi, la leghista Sara Casanova, ha emanato un provvedimento in cui oltre all'ISEE si richiedono ai genitori dei bimbi extracomunitari documenti prodotti dal loro Paese di origine che attestino il loro essere nullatenenti per poter usufruire di agevolazioni nel costo della mensa, ci sono state molte polemiche. Di fatto, molti bambini extracomunitari sono stati esclusi dalla mensa, visto che i loro genitori sono impossibilitati a pagare il contributo massimo di cinque euro al giorno, previsto per chi non fornisce documentazione adeguata, e non riescono a reperire questa documentazione.

I bambini hanno mangiato il cibo portato da casa in un'altra stanza, separati dai loro compagni di classe.

C'è stata una raccolta fondi molto fruttuosa

Dopo che la vicenda è stata resa pubblica da una trasmissione di La7 e da diverse testate giornalistiche, il Coordinamento Uguali Doveri ha lanciato una raccolta fondi per consentire alle famiglie extracomunitarie di pagare il buono mensa dei loro figli. In pochissimi giorni sono arrivate tantissime donazioni e sono stati stati raccolti oltre 80mila euro. Il Coordinamento ha subito avvisato le famiglie dei 180 bimbi extracomunitari e messo a disposizione le donazioni per coprire la parte che eccede la tariffa minima di due euro a pasto. Valentina Tronconi, esponente del Coordinamento, spera che nei prossimi giorni riusciranno ad avvisare tutte le famiglie di questa possibilità, perché molte ancora continuano ad esserne ignare e a portare i loro figli a casa per la pausa pranzo, cosa che hanno iniziato a fare appena saputo che i bambini mangiavano in una stanza separata dai compagni.

Oggi altra manifestazione contro il provvedimento

Intanto, continua la protesta del Coordinamento contro il provvedimento della sindaca leghista. Oggi c'è stato un presidio a Lodi, a piazza Broletto. I manifestanti chiedono di modificare il regolamento, perché è davvero difficile per molti extracomunitari reperire documentazione che possono avere solo nel loro Paese di origine.

Il primo problema è di carattere economico, arrivarci costa molto. Poi c'è anche un problema di burocrazia, è difficile ottenere questi certificati. Abdelrahman El Saidm, che coordina la protesta degli extracomunitari che vivono a Lodi, ha affermato che su 300 domande di agevolazione, ne sono state accolte solo cinque. Questa vicenda ha creato dissapori tra gli esponenti dei due partiti di Governo, M5S e Lega Nord.

Il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha dichiarato che bisognerebbe soltanto chiedere scusa. Salvini, ministro dell'Interno, gli ha risposto duramente, ribadendogli di pensare solo a fare il suo lavoro.