Colpisce davvero la triste storia di Vincenzo Violetti, 41 anni di Napoli, vincitore di un concorso per docenti nel Lazio con 40/40, il voto massimo per superare l'esame di idoneità all'insegnamento. Eppure quella cattedra tanto agognata non è mai arrivata. Il concorso lo ha vinto nel 2016, precisamente in agosto. La sua incredibile storia è finita anche sulle pagine del Corriere della Sera, dopo che l'uomo ha raccontato la sua esperienza a Radio Cusano Campus, nella trasmissione Open Day.

Vince il concorso ma non arriva nessuna cattedra

Nonostante abbia studiato anni per arrivare al suo obiettivo, acquisendo anche una laurea in Lingue, il sogno di divenire professore rimane, per ora, nel cassetto.

Tutto è successo per problemi legati alle graduatorie. Infatti i posti spettanti ai regolari vincitori del concorso sono saltati a causa di alcuni esuberi nel personale docente, che al momento del concorso erano circa 27. Quest'anno, si apprende dalle pagine del giornale online Blitz Quotidiano, c'erano a disposizione solo due posti, uno a Latina e uno a Rieti. Lo stesso 41enne si chiede disperato perché fare un concorso quando non è poi possibile assegnare le cattedre. Il problema sarebbe stato aggravato ancora di più dal fatto che, in graduatoria, sarebbero stati inseriti anche quei partecipanti al concorso risultati allo stesso "non idonei" ma che hanno vinto i ricorsi per essere ammessi nelle graduatorie stesse.

Una situazione assurda e ancora più difficile da accettare dopo oltre 10 anni di esperienza come insegnante precario. Nel frattempo, nonostante una situazione tragica, Vincenzo ha fatto di necessità virtù e ora consegna le pizze per la modica cifra di 300 euro al mese nella periferia di Napoli.

Violetti: 'Mi vergogno'

Per tutto questo l'uomo prova vera vergogna.

Qualcosa di ancora più assurdo, per certi versi, lo ha appreso quando si è rivolto alla segreteria del Ministero della Pubblica Istruzione, dove il 41enne è venuto a sapere che la sua pratica è andata perduta. Quindi si potrebbe dire, a buon ragione, oltre al danno anche la beffa. Una vicenda simile a quella di tutti gli altri 300 aspiranti professori che hanno partecipato al concorso e che stanno vivendo la sua stessa situazione. L'uomo aveva anche fatto dei ricorsi per cercare di riottenere l'inserimento in quelle graduatorie e ci era riuscito. Vincenzo, al momento, resta ancora in attesa della sua cattedra.