In Piazza San Pietro, nel corso dell'udienza generale del mercoledì, Papa Francesco è tornato a soffermarsi sul tema dell'aborto, ricorrendo anche a parole e similitudini piuttosto forti per ribadire il suo no a questa pratica. Il Santo Padre, infatti, ha dichiarato che interrompere una vita umana nelle sue fasi iniziali equivale a "affittare un sicario".
Il pontefice, inoltre, si è chiesto come possa essere definito civile o terapeutico un intervento tendente a sottrarre o a sopprimere una vita che sta per sbocciare, parlando di "approccio contraddittorio".
In difesa del diritto alla vita
Bergoglio, durante il suo intervento, ha affermato che la decisione di una coppia o di una donna di interrompere una gravidanza non ha nulla a che vedere con la tutela di "altri diritti", asserendo che non vi è nulla di umano in questa pratica che, invece, calpesta senza remore il diritto alla vita. Dunque, ponendo una domanda retorica, ha sottolineato come sia ingiusto cancellare una vita umana per risolvere altri tipi di problemi.
Il disprezzo della vita
Ampliando il suo discorso, Papa Francesco ha ricordato come il mondo sia circondato da pratiche e atti malvagi, a partire dai conflitti e da tutte quelle organizzazioni che tendono a sfruttare l'essere umano, passando per le speculazioni attuate sul nostro pianeta e quella che ha definito la "cultura dello scarto".
Inoltre non ha dimenticato di menzionare tutti quei comportamenti che puntano a dare rilevanza all'opportunismo a danno di ogni singola esistenza, rivolgendo il suo pensiero a tutti coloro che vivono "in uno stato indegno dell'uomo". Tutto ciò rappresenta un enorme disprezzo verso la vita che, per il pontefice, equivale a uccidere.
Il punto di vista del Papa sull'aborto terapeutico
Citando il comandamento "Non uccidere", il Santo Padre è passato poi al tema dell'aborto terapeutico, evidenziando come ogni bimbo malato sia "un dono". Il rifiuto verso la vita altrui è da ricercare nella paura, giacché l'accoglienza verso l'altro viene considerata, nella società attuale, come un limite all'individualismo.
E Bergoglio collega questo tipo di atteggiamento alla scoperta di essere in attesa di un figlio con disabilità, quando spesso i genitori, invece di essere circondati da solidarietà e affetto, vengono spinti a compiere scelte affrettate, arrivando a porre fine alla gravidanza.
Il discorso che ha tenuto Papa Francesco nell'udienza generale di mercoledì, ricalca quanto già affermato con forza dal pontefice lo scorso giugno, durante il Forum delle Famiglie, quando ha menzionato il nazismo e lo sconvolgimento del mondo di fronte alle sue stragi per difendere la "purezza della razza". Ebbene, già in quell'occasione, la più alta carica religiosa della Chiesa cattolica aveva ricordato che oggi si interviene allo stesso modo ma "con i guanti bianchi", sopprimendo delle vite innocenti - quelle dei nascituri - solo per garantirsi un'esistenza tranquilla.