Una forte scossa di terremoto pari a 4.8 gradi sulla scala Richter è stata registrata questa notte, alle 02:34, nella provincia di Catania. L'evento, stando a quanto riporta il sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, avrebbe avuto profondità ipocentrale di 9 km.

I comuni vicino l'area epicentrale

L'epicentro del sisma è stato localizzato dai sismologi Ingv nell'area etnea, a Santa Maria di Licodia, nella provincia di Catania. In un raggio di 10 km i comuni interessati sono Paternò, Biancavilla, Ragalna, Belpasso e Adrano. In un raggio di 11-20 km, invece, i comuni interessati sono stati Camporotondo Etneo, Motta Sant'Anastasia, San Pietro Clarenza, Nicolosi, Misterbianco, Centuripe (EN), Mascalucia (CT), Pedara, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, Trecastagni, Sant'Agata li Battiati, San Giovanni la Punta, Catenanuova (EN), Viagrande (CT), Aci Bonaccorsi e San Gregorio di Catania.

Alla scossa principale è seguita una nuova scossa alle 02:59, di magnitudo 2.5 Richter e profondità ipocentrale di 1 km. I comuni più vicini all'epicentro, localizzato a Biancavilla (CT), sono Adrano, Santa Maria di Licodia, Paterno, Ragalna e Centuripe (EN).

Tam tam sui social, paura e pochi danni

Pochi minuti dopo la scossa si è scatenato il tam tam sui social network, in particolare su Twitter, con l'hashtag #terremoto salito al secondo posto tra le tendenze. Numerosi utenti hanno parlato di paura e gente riversata in strada.

Il sindaco di Santa Maria di Licodia, Salvatore Mastroianni, ha confermato il crollo di un cornicione all'esterno del Palazzo Ardizzone, ex sede municipale. Crolli e lesioni vengono registrati anche nelle località limitrofe.

Il terremoto è stato avvertito in tutta la provincia di Catania, ma anche a Siracusa, Enna e Messina.

Il punto dai Vigili del Fuoco e Protezione Civile

I Vigili del Fuoco del comando provinciale di Catania hanno confermato che non ci sono feriti. Tuttavia, per precauzione, alcune persone sono state portate in ospedale. Anche la Protezione Civile locale si è messa in moto, soprattutto a Santa Maria di Licodia e Adrano dove hanno transennato alcuni edifici interessati dalla caduta di calcinacci.

A Paternò è stata transennata la chiesa di Santa Barbara dopo la frattura del prospetto frontale della facciata. A Biancavilla, invece, alcuni calcinacci sono caduti dalla chiesa di Santa Maria dell'Idria.

Parla Alessandro Amato, sismologo Ingv

In collegamento telefonico a RaiNews24, il sismologo Alessandro Amato ha parlato, come prima impressione, di sismicità legata ai fenomeni vulcanici dell'Etna.

Questi sarebbero dovuti allo spostamento di massa magmatica situati nella parte sud-occidentale del vulcano. Il terremoto in questione sarebbe da monitorare. Benché i terremoti non si possano prevedere, dopo una scossa di tale magnitudo non è possibile escluderne di più forti o di minore intensità.