In una delle ultime puntate del noto programma Rai 'Chi l'ha visto?', il conduttore Gianluca Nappo ha reso note alcune recenti interviste all'avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Giuseppe Bossetti (48 anni). Quest'ultimo, come è noto, è stato giudicato definitivamente colpevole per l'omicidio di Yara Gambirasio (13 al momento della morte). Melania Straffi, inviata del programma, ha avuto modo di scambiare qualche parola con il legale Salvagni, uscito dall'aula di Tribunale visibilmente contrariato.

Salvagni deluso: 'Forse chiederanno scusa per questa sentenza'

Alle telecamere di 'Chi l'ha visto?', l'avvocato Claudio Salvagni ha così commentato la sentenza definitiva nei confronti di Massimo Bossetti: 'Noi restiamo fermamente convinti che questo sia un clamoroso errore giudiziario. L'Italia spende ogni anno molti milioni di euro per risarcire le ingiuste detenzioni. Magari un giorno chiederanno scusa per questa sentenza'.

Sintetizzando, Bossetti è stato condannato all'ergastolo poiché il DNA ritrovato sul corpo e gli indumenti della povera Yara è di Ignoto 1, identificato con lo stesso muratore di Mapello. Secondo tutti i gradi di giudizio, l'uomo è l'assassino della ragazzina. Di conseguenza, anche in Cassazione è stata confermata la pena dell'ergastolo.

Ercole Rocchetti incontra Salvagni

Ercole Rocchetti, altro storico inviato di 'Chi l'ha visto?', ha avuto modo di incontrare anche lui l'avvocato Claudio Salvagni. Anche durante questa intervista, il legale di Bossetti ha continuato a ripetere che il suo assistito sarebbe innocente. Salvagni ha affermato: 'Leggeremo la sentenza e poi verificheremo se proseguire con le corti sovranazionali ...

cosa fare... insomma... si vedrà quali strade intraprendere'. Sul processo mediatico quale sembra essere stato quello nei confronti di Bossetti, Salvagni ha continuato: 'Per me il processo mediatico è una vera sciagura, perché si crea... si attribuisce una presunzione di responsabilità, ancor prima che la Giustizia si esprima'.

Ercole Rocchetti, interrompendo per un attimo l'avvocato Salvagni, gli ha fatto notare: 'Mi perdoni, ma anche voi avvocati avete messo in atto un processo mediatico'. In maniera alquanto onesta, Salvagni ha annuito: 'Certo, siamo stati ospiti di diverse trasmissioni dove sono stati fatti degli approfondimenti, ma con l'unico obiettivo di cercare di raddrizzare una barra piegata troppo verso la tesi colpevolista'.

Riguardo la moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi, ospite anche lei di vari programmi TV 'in cambio di soldi' (come ha fatto notare il Rocchetti) Salvagni ha detto: 'A livello mediatico ho sentito dire talmente tante corbellerie e tante inesattezze offensive sul mio cliente e su questa vicenda, che la partecipazione di un familiare in una trasmissione è veramente come una briciola nel deserto, il nulla'.