Yara Gambirasio (13 anni) pare avere avuto definitivamente giustizia. Anche in Cassazione, Massimo Giuseppe Bossetti (48) è stato riconosciuto come autore dell'omicidio ai danni della giovane ginnasta avvenuto nel lontano novembre di otto anni fa presso le campagne del Bergamasco. Un politico in visita presso il carcere di Bergamo è entrato anche nella cella dell'ex muratore di Mapello.
Lo ha trovato mentre si riposava su uno dei letti a castello che divide con altri due compagni di cella. In quel momento, l'uomo indossava una t-shirt grigia, pantaloni dello stesso colore ed un paio di ciabatte.
Bossetti è oramai un uomo inerte, abbattuto e ha detto di non mangiare da due giorni, ad eccezione di un po' di frutta. Un ospite inatteso quello ricevuto dall'uomo condannato all'ergastolo. I due si sono trattenuti in un colloquio che è proseguito all'interno di un altro locale sul corridoio, che lo stesso Bossetti ha ristrutturato, sostituendone inoltre la pavimentazione.
Bossetti: 'Speravo di tornare in appello'
Massimo Giuseppe Bossetti ha saputo della sua condanna definitiva tramite la televisione. Subito dopo c'è stata la telefonata della moglie Marita Comi, donna amorevole che non lo ha mai abbandonato in questi quattro anni di reclusione. All'uomo è stato chiesto se si aspettasse della conferma dell'ergastolo, Bossetti ha risposto che confidava in una concessione della perizia e il conseguente ritorno in appello.
Un desiderio, quello del muratore, che ha ripetuto varie volte fino allo sfinimento, alla stregua di un mantra. Il 48enne si chiede come mai non gli sia stata concessa la perizia se il sistema è convinto che è stato lui ad uccidere la giovane Yara Gambirasio.
E' in vita grazie alla sua famiglia
Bossetti sembra essere un uomo finito: è sulla soglia della cinquantina, all'ergastolo e con la fedina penale macchiata irrimediabilmente da un reato a dir poco infame.
A sostenerlo, a mantenerlo in vita, è solamente la presenza confortante di sua moglie Marita e dei suoi tre figli. La sua famiglia, nonostante tutto, gli è sempre rimasta fedele. Mentre parlava dei suoi cari, Il Giorno informa che l'uomo è scoppiato in lacrime. I suoi figli lo interrogano di continuo: sono desiderosi di sapere se e quando il loro papà tornerà a casa.
Al momento, Bossetti non se la sente di rivedere i suoi ragazzi dopo il pronunciamento della Suprema Corte
'Non credo più nella giustizia'
Massimo Giuseppe Bossetti ha dichiarato inoltre di non credere più nella giustizia, in quanto tutto gli è crollato. Alla domanda se riesce a vedere ancora un futuro davanti a sé, pare si sia limitato solamente a scuotere la testa in maniera comprensibilmente disfattista. L'ex muratore di Mapello si è lamentato del fatto di essere stato condannato senza che gli venisse data una sola possibilità di difendersi. L'uomo ha infine affermato di sentirsi un 'prigioniero di Stato'.