"Un'operazione storica", l'ha definita così la sindaca Virginia Raggi, sul posto nella prima fase del blitz. E' in corso una maxi operazione al Quadraro, periferia est della Capitale, dove sono state sequestrate, in vista della demolizione, 8 ville del clan dei Casamonica. Si tratta della potentissima famiglia criminale, attiva soprattutto nel quadrante est di Roma, suo 'feudo', come nell'area dei Castelli Romani e sul litorale. Dal lavoro come giostrai e allevatori di cavalli, il clan sinti, con una escalation criminale di grande portata, è passato a fare affari con droga, usura, estorsioni.

Al Quadraro, parti dell'Acquedotto Felice di epoca romana erano state inglobate da trent'anni nelle proprietà del clan: le mura, simbolo di illegalità e antistato, erano incastonate dentro i reperti archeologici.

Casamonica, maxi blitz al Quadraro

"Non se l'aspettavano, pensavano che si trattasse di perquisizioni", ha detto il comandante generale della Polizia locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio, presente al blitz. Un imponente dispiegamento di forze dell'ordine per un'operazione senza precedenti che sta impegnando 600 agenti e 20 ruspe in dotazione al Comune di Roma, oltre a quattro squadre di fabbri.

Il blitz contro il clan dei Casamonica, organizzato nei minimi dettagli da circa dieci mesi, è scattato all'alba di stamattina per abbattere otto costruzioni abusive su due piani abitate da esponenti dell'organizzazione criminale, alcuni arrestati a luglio, e continuerà per un periodo stimato di trenta giorni per portare a termine l'operazione.

Gli agenti sono arrivati sul posto a bordo di quattro autobus partiti dal Centro Carni Tor Sapienza in cui c'erano anche il comandante Di Maggio e la sindaca Raggi.

La prima fase dell'operazione, come chiarito da Di Maggio nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in mattinata nella sede del VII municipio, è consistita nello sgombero degli alloggi, abitati da circa 35-40 persone tra cui anche minori, qualcuno in tenera età.

I residenti, alcuni dei quali sono stati colti nel sonno, non hanno opposto resistenza, eccetto in due casi. Nel corso dell'intervento sono state trovate in un'abitazione sostanze stupefacenti, probabilmente cocaina, ora in fase di sequestro, ed è stato fermato uno degli appartenenti al clan.

Si stanno predisponendo misure per portare via manufatti e suppellettili per poi cantierizzare l'area.

Gli immobili costruiti a ridosso dell'acquedotto romano sono ora sotto il pieno controllo delle forze dell'ordine che presidieranno la zona 24 ore su 24. Nell'area c'eran ben tre vincoli: archeologico, paesaggistico e ferroviario. Le abitazioni a ridosso della ferrovia saranno demolite di notte per non interrompere la linea ferroviaria Roma-Napoli.

Raggi: 'Inferto un duro colpo ai Casamonica'

La sindaca Virginia Raggi ha detto che oggi è stato inferto "un duro colpo ai Casamonica" che nel municipio avevano costituito uno stato parallelo che terrorizzava i cittadini. Le ville abusive "non venivano toccate da 30 anni". Le ordinanze di demolizione non erano mai state eseguite perché "non c'era volontà politica".

Nessuno aveva mai messo mano alle roccaforti kitsch e pompose costruite negli anni '90 dal clan sinti, sgomberate negli anni successivi e poi rioccupate. "Lo Stato si era assentato da alcune zone di Roma, oggi riaffermiamo il primato delle istituzioni", ha detto la sindaca. Sul posto si è recato anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha detto che "la pacchia per la criminalità è finita".

Alla conferenza stampa era presente anche Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia. "Stiamo qui a testimoniare che lo Stato c'è, e c'è quando sindaci determinati recuperano omissioni più che decennali. C'erano ordinanze che giacevano nel cassetto a prendere polvere, perché forse i Casamonica non si potevano toccare", ha chiarito Morra. Secondo la Dia, il patrimonio immobiliare del clan supererebbe i 90 milioni di euro.