Ha iniziato a circolare rapidamente sulle chat di WhatsApp, tra gli alunni di alcune scuole medie e perfino elementari, in provincia di Firenze. È un video di pochi secondi, fin troppo simile a tanti altri filmati a luci rosse che si possono reperire sul web. Unica differenza, davvero sconcertante, è l’età dei protagonisti delle scene erotiche: non degli adulti, ma di una bambina, apparentemente di 10 anni, insieme a due ragazzini di poco più grandi. Le immagini si stavano diffondendo a macchia d’olio: solo l’intervento di una madre, che ha scoperto quelle riprese scioccanti sul telefonino della figlia, ha permesso che la vicenda venisse alla luce.

La donna ha subito avvisato la preside della Scuola della ragazza, che si è recata dai carabinieri: ora la Procura dei minori di Firenze ha aperto un’inchiesta contro ignoti.

Le scioccanti immagini del filmato a luci rosse

In quei pochi secondi, circa dieci, nulla è lasciato all’immaginazione. Il Corriere Fiorentino ne ha descritto il contenuto: la bimba ha un rapporto con i due ragazzini; qualcun altro, probabilmente della loro età, a giudicare dalle voci che si sentono, li filma con uno smartphone. Sono all’aperto, per un attimo nell’inquadratura compare anche il mare sullo sfondo. Un particolare scioccante è che la piccola, di cui si vede anche il viso, continua a ridere, come se non si rendesse conto di quello che sta accadendo o come se per lei fosse tutto un gioco: dalla tranquillità che dimostra, potrebbe anche non essere la prima volta in cui si trova in una situazione simile.

Il filmato è stato immediatamente acquisito dal magistrato che, insieme agli investigatori, dovrà ora risalire agli autori di queste immagini a carattere pedopornografico e cercare di capire chi le ha diffuse.

Si cercherà di risalire agli autori ed ai protagonisti del video

Un lavoro non semplice, che potrà essere svolto andando a ritroso per scoprire il primo che ha postato quelle riprese nelle chat di WhatsApp e dove le ha trovate.

Naturalmente l’episodio ha destato molto scalpore nei paesi della provincia fiorentina in cui il filmato è stato diffuso: inizialmente si era temuto che i protagonisti fossero bambini del luogo. Addirittura già circolavano i primi nomi; ma gli scorci di paesaggio che si intravedono e, soprattutto, l’accento dei ragazzi, marcatamente romano, hanno fatto escludere che il video sia stato girato da quelle parti con gente del posto.

Comunque, gli inquirenti sperano di poter rapidamente risalire ai nomi di tutti i piccoli coinvolti. La Procura dei minori di Firenze ha invitato i genitori a controllare i telefonini dei figli e a cancellare tutto, non senza aver prima segnalato alle forze dell’ordine il nome di chi ha inviato quei contenuti a luci rosse. Sotto il profilo penale, a parte gli autori ed i protagonisti delle immagini, rischiano anche coloro che continuano a divulgarle: potrebbero essere accusati di detenzione di materiale pedopornografico.