Desirée è morta la notte tra il 18 e il 19 settembre in via dei Lucani, quartiere di San Lorenzo a Roma, all'interno di uno stabile abbandonato. Già dai primi giorni di indagini si era parlato di un piano anticipato degli aguzzini per violentare la ragazza, ma ora sono emersi nuovi e inquietanti dettagli che inchioderebbero gli stupratori africani.

Omicidio Desirée, la stupro è stato pianificato

Un'amica della vittima, Antonella, ha fornito agli inquirenti elementi importanti circa le abitudini degli africani che vivevano nel quartiere di San Lorenzo: "C'era un africano che secondo me ha pianificato tutto", dichiara.

Quel giorno Antonella si trovava con Desirée e ricorda tutto: Desirée era sdraiata sul letto in una stanzetta insieme allo stesso ragazzo che le aveva fornito la dose e ad un altro soggetto con una felpa gialla. "Un viscido, un animale che si approfitta di tutte le ragazze che vanno lì, chiede sesso in cambio di coca" racconta Antonella. Secondo la ragazza, quel gruppo di africani non era nuovo alle violenze sessuali: "È accaduto a una mia conoscente". Il fatto che fosse stato programmato nei dettagli un piano per stordire e abusare di Desirée è stato confermato anche dal procuratore Maria Monteleone e dal pm Stefano Pizza: i magistrati raccontano che gli aguzzini si sono "mossi come predatori a caccia di vittime indifese", somministrando droghe, metadone e psicofarmaci.

Le belve, secondo gli investigatori, sono state spietate con la minorenne di Cisterna di Latina: non hanno avuto remore a lasciare la giovane morire in quel posto abbandonato. Attorno a Desirée si sarebbero concentrati diversi uomini: "Uno con i dread che continuava a darle la droga, cosa molto strana visto che nessuno te la offre gratuitamente" ha dichiarato Antonella.

Tentato stupro il giorno prima della morte

Secondo le dichiarazioni di Antonella, Desirée ha subito un tentato stupro il giorno prima di essere uccisa: la mattina del 18 settembre Desirée le aveva chiesto infatti di andare in via dei Lucani perché aveva passato la notte con un ragazzo che aveva cercato di stuprarla. Antonella ha raccontato di aver regalato 10 euro a Desirée perché l'aveva vista in lacrime, alla disperata ricerca di una dose di eroina. Inoltre la ragazza le avrebbe confidato che non poteva tornare a casa perché una ragazza di nome Muriel le aveva rubato il tablet e lei voleva ritrovarlo.